Tuenno, Tassullo e Nanno: un altro comune unico

di Guido Smadelli

Il progetto di fusione dei comuni di Tuenno, Tassullo e Nanno è cosa fatta. Quanto meno, è giunto a conclusione il dialogo tra le tre amministrazioni coinvolte nel dibattito, che dopo vari incontri sono pronte a presentarne i contenuti.

L’ipotesi di fusione è nata non più di qualche mese fa: le tre amministrazioni hanno iniziato il dialogo, verificando la possibilità di unire le forze, per far nascere un comune da circa 5 mila abitanti, che sarebbe quindi il terzo della valle, alle spalle di Cles e del neonato «Comune di Predaia», ora guidato dal commissario straordinario Marco Endrizzi, in attesa delle prime elezioni unitarie nei cinque comuni che hanno decretato la sua nascita.

La proposta di fusione era sostenuta con fermezza dall’amministrazione tuennese, guidata da Piero Leonardi, che comunque non si sarebbe ricandidato, dopo aver ricoperto la carica di sindaco per due legislature. Più riflessivi i comuni di Tassullo, guidato da Andrea Menapace (al suo primo mandato), e di Nanno, dove il sindaco Enzo Bergamo non sarebbe stato della partita, avendo ricoperto la carica per ben tre legislature.

Dopo la recente nomina di commissioni per valutare con un approfondimento l’ipotesi fusione, le tre amministrazioni sono giunte alla stesura di un progetto, per dare il via alle operazioni. I tre comuni non dovrebbero quindi andare al voto, il 10 maggio: ora sarà necessario approvare il progetto nei tre consigli comunali, e raccogliere, nei tre comuni, le sottoscrizioni di cittadini richieste dalla norma (il 15% dell’elettorato), per poter presentare richiesta di indizione del referendum alla Regione.

Se tutto fila liscio, il referendum dovrebbe essere indetto verso inizio luglio; le attuali amministrazioni per intanto rimarrebbero in carica, in regime di proroga, poi a guidare il nuovo ente giungerà un commissario, l’elezione del primo consiglio comunale unitario slitterebbe al 2016.

Non era mancata qualche perplessità, su questo progetto, espressa ad esempio dall’ex vicesindaco di Nanno, secondo il quale, se fusione doveva essere, era meglio farla per accorpamento, con Cles, favorendo la nascita di un comune realmente «pesante» in termini politici. Gli amministratori hanno comunque scelto una diversa strada: e se le cose andranno in porto i comuni anauni potrebbero ridursi dai 38 del 2014 ai 31 del 2016: già fusi Taio, Coredo, Smarano, Tres e Vervò nel «Predaia» (quasi 7 mila abitanti); in atto l’ipotesi di fusione di Don e Amblar (neanche 500 abitanti), ora probabilmente si aggiungono Tuenno, Tassullo e Nanno (circa 5 mila). Comuni che già condividono Istituto comprensivo (scuola media), società sportiva calcistica (Tnt, dalle iniziali dei tre comuni), collaborazioni per iniziative culturali, territori montani.

Oggi la presentazione del progetto: la sede centrale sarà a Tuenno - il comune più popoloso -, gli uffici comunali rimangono aperti anche nelle attuali altre sedi, dove i cittadini possono rivolgersi per tutte le pratiche di ordinaria amministrazione.

comments powered by Disqus