Battan, dalla storia ai racconti erotici

«Rosso riflesso». Questo il titolo dell'ultima fatica editoriale di Luciana Battan, insegnante, già autrice di romanzi storici e racconti per bimbi. Ma «Rosso riflesso» è altra cosa: una raccolta di racconti erotici, da tempo online su «Eros edizioni», ora pubblicato anche in cartaceo da Montag Edizioni: è stata la «casa» a scoprire il lavoro dell'autrice nonesa, ed a volerlo dare alle stampe, cosa possibile perché Luciana Battan ad «Eros edizioni» aveva ceduto i diritti in rete, quelli in cartaceo erano liberi

di Guido Smadelli

luciana battan«Rosso riflesso». Questo il titolo dell'ultima fatica editoriale di  Luciana Battan , insegnante, già autrice di romanzi storici e racconti per bimbi. Ma «Rosso riflesso» è altra cosa: una raccolta di racconti erotici, da tempo online su «Eros edizioni», ora pubblicato anche in cartaceo da Montag Edizioni (Montag è il pompiere di «Farenheit 451»...): è stata la «casa» a scoprire il lavoro dell'autrice nonesa, ed a volerlo dare alle stampe, cosa possibile perché Luciana Battan ad «Eros edizioni» aveva ceduto i diritti in rete, quelli in cartaceo erano liberi. Il libro è fresco di stampa: le prime copie sono apparse giovedì scorso, la distribuzione sta per partire. Ma c'è curiosità, abbinata ad un po' d'apprensione da parte dell'autrice.
«Finora ho ricevuto i complimenti di un'amica e collega», ammette. «Non so cosa penserà la gente, di questa avventura». Già. Una cosa è scrivere un romanzo storico sul Conte Zdenko, l'ultimo dei Thun dell'omonimo castello; o la rivisitazione del Processo alle streghe di Nogaredo appena conclusa, basandosi su un documento unico tradotto da  Tullio Dandoli  (traduzione dal dialetto trentino seicentesco, dagli atti processuali originali), e dando voce fedele alle donne accusate di stregoneria ed arse sul rogo. Cosa diversa è scrivere racconti erotici.
A tagliare la testa al toro ci pensa  Antonello Mendolia , che firma la prefazione, mentore della scrittrice e suo estimatore. «Non è l'ennesimo libro di genere erotico, ma un capolavoro dell'erotismo. Grande letteratura dove a sorpresa deflagra la presenza di Eros in uno dei suoi molteplici aspetti». Affiancato alla gioia, alla morte, persino all'omicidio ed alla violenza, ma tutto con stile letterario di alto livello, inserito in un contesto. Lontano mille miglia dalla banalità, dalla pornografia, dalla volgarità.
«Dentro ogni racconto c'è l'anima dei personaggi», spiega Luciana Battan. «Credo che il modo giusto per leggere questi racconti sia cercare di entrare in sintonia con il personaggio. Ho cercato di elevare il mio lavoro a livelli dove l'anima è sempre presente. Sono storie di vita normali, dove il tradimento, la follia, l'amore, la rassegnazione, accompagnano i racconti, nei quali vengono affrontati molti temi». E dove l'Eros di tanto in tanto erompe, in tutte le sue forme.
Luciana Battan, diploma magistrale, è poi stata universitaria a Verona, lingue e letteratura straniere, perché il suo sogno era fare la traduttrice. Ben presto però inizia ad insegnare; per lei, una missione. Il lavoro, il matrimonio, quattro figli (due laureati, due teenager), la casa acquistata e ristrutturata a Mezzolombardo. «Non era nei miei progetti, la scrittura». Ma nel 2008 inizia, e non smette più. Anzi produce molto, e spazia in più campi. «Ora ho più di tempo, ho scelto il part time...». E dei suoi personaggi - di tutti i suoi personaggi - si dimostra innamorata, come deve essere per chi la scrittura l'affronta con l'anima, prima che con la penna.

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