Politica / L’intervista

Lona-Lases, il candidato sindaco replica al Coordinamento Lavoro Porfido: «Legalità e trasparenza saranno i nostri fari»

Antonio Giacomelli: «Nei piccoli centri i legami sono ineliminabili, ma mi fido delle persone che mi appoggiano. C’è entusiasmo per il 25 febbraio, penso che superare il quorum non sarà un problema»

LA SFIDA Il Coordinamento Porfido: «Non accettate voti poco chiari» 
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di Giorgia Cardini

LONA LASES. Sicuro di sé al punto di dire che domenica 25 febbraio non ci sarà bisogno di attendere la chiusura dei seggi per superare il quorum elettorale, il candidato sindaco Antonio Giacomelli usa tutto il fair play che la lunga esperienza da avvocato e amministratore di enti e società gli ha portato in dote per ribattere al Coordinamento Lavoro Porfido.

Il Clp (l'Adige di ieri) ha espresso molte riserve sulla lista "Lona Lases Bene Comune", accusando i candidati di non aver preso le distanze da quanto appurato durante l'inchiesta Perfido, che ha portato alla luce la presenza strutturata dell'ndrangheta in Trentino, e chiedendo loro di non accettare voti provenienti da persone a vario modo coinvolte nelle indagini. «Io - ribatte il candidato sindaco - ho messo la mia faccia e la mia storia in piazza. Non voglio far polemiche, ma credo che il messaggio che abbiamo mandato a tutti sia chiaro. Fin dall'inizio ho detto che le nostre parole d'ordine sono trasparenza e legalità. Confido nelle sentenze, gli unici atti che possono stabilire come sono andate le cose, ma la distanza da certe persone e fatti è stata presa eccome, tanto che ho detto pubblicamente che chi non crede nella legalità e nella trasparenza può anche restare a casa e non votare».

Ma cosa replica al Clp, quando dice che nella sua lista ci sono persone che hanno rivestito ruoli pubblici e hanno avuto direttamente, o indirettamente tramite parentele, interessi nel campo estrattivo?

«In un piccolo centro, non è possibile eliminare completamente le parentele e le dinamiche familiari. Ma io mi fido delle persone che mi appoggiano, credo nella loro buona fede e in quanto mi hanno raccontato del loro passato. Il Clp non ha partecipato alle riunioni, in cui abbiamo detto sempre quali sono i principi che ci muovono, ma io credo che nel medio periodo la loro energia potrà tornarci utile e potremo trovare anche una possibilità di collaborazione. Il riconoscimento nei confronti di chi opera nel Coordinamento è doveroso per la dedizione che ha dimostrato nella difesa dei lavoratori».

Il Clp fa notare però che nel programma di lista non c'è una parola sul Perfido.

«Il nostro è un programma sul futuro, non sul passato: è una proposta, non una rievocazione storica. Qui bisogna ripartire, e ripartire dalle macerie, come nella ricostruzione dell'Ucraina. In gioco ci sono persone che risponderanno di quello che faranno. Ci sono affari del porfido da trattare? L'amministrazione comunale e provinciale li tratterà, attraverso regolari concessioni. Il Comune farà la propria parte, non ci saranno sconti per nessuno, nessuno verrà favorito».

A chi avete chiesto il voto?

«Gli incontri che abbiamo fatto sono stati istituzionali o con le associazioni. Non abbiamo chiesto a nessuno esplicitamente di votarci: ci siamo proposti, abbiamo detto cosa vogliamo fare trovando entusiasmo e apprezzamento. Se i cittadini ci vorranno appoggiare, bene. Deve passare il principio che quella proposta è una aggregazione amministrativa, non politica, per far ripartire il paese. Penso e sono convinto che l'intelligenza prevarrà, c'è un esigenza a cui dare risposta e dobbiamo lavorare tutti nella stessa direzione, anche raccogliendo in modo positivo critiche e provocazioni».

Cosa si aspetta, domenica?

«Secondo me il quorum verrà superato già durante la giornata, sono convinto che i residenti andranno a votare, perché sono stanchi di questa situazione, anzi, esausti. Abbiamo riscontrato un atteggiamento davvero positivo da parte delle Asuc come di tutte le associazioni per cui, al massimo nel tardo pomeriggio, credo che il quorum verrà superato». 

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