Turismo / La proposta

Cammino dei sette Laghi, un «anello» lungo 80 chilometri tra acqua, viti e storia

Raccolta fondi pubblica per collegare strade e sentieri già esistenti in un unico affascinante circuito. Le tappe previste dal progetto del Biodistretto della valle sono cinque. Marco Pisoni: «È lo sviluppo che vogliamo»

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di Giorgia Cardini

VALLE DEI LAGHI. Sette laghi da toccare in un cammino ad anello lungo 80 km. È il nuovissimo progetto lanciato mercoledì 12 luglio dal Biodistretto della Valle dei Laghi, con una raccolta fondi sul sito www.eppela.com che punta ad arrivare ad almeno 30.000 euro.

Il Biodistretto guidato da Marco Pisoni, che promuove l'agricoltura biologica, la formazione degli operatori del territorio e il turismo lento e sostenibile, crede nella possibilità di creare un Cammino legato non alla storia o ai pellegrinaggi, ma alle forme d'acqua a cui la valle deve peraltro il suo nome. «I laghi sono il vero carattere identitario di questa parte del Trentino e costituiscono un patrimonio ambientale e naturalistico di enorme valore», spiegano i promotori che contano sul sostegno popolare all'iniziativa ma ovviamente anche su quello istituzionale, perché ovviamente servirà la collaborazione dei Comuni per arrivare al risultato.

«Questo è lo sviluppo che vogliamo per la nostra valle», commenta Marco Pisoni, che da presidente del Biodistretto ha dato il via da poco anche al progetto di Comunità energetica rinnovabile. I 7 laghi intorno ai quali si vogliono portare i turisti, in un cammino che può essere totale o solo parziale, sono Cavedine, Toblino, Santa Massenza, Lamar, lago Santo, Terlago e Lagolo, uniti tra loro da una serie di strade e sentieri che saranno valorizzati collegandoli in questo nuovo percorso tra le pendici del Bondone e della Paganella.

Il cammino (dalla cui percorrenza saranno escluse le mountain bike) sarà suddiviso in cinque tappe e oltre ai laghi si incontreranno i caratteristici filari di vigneti - coltura regina della valle -, i tradizionali borghi, le antiche chiesette, i castelli medievali e le vie risalenti all'epoca romana. Insomma: si camminerà tra natura, storia, cultura e bellezza. La realizzazione del Cammino prevede l'unione di tutte le forze del territorio, la messa a disposizione del tempo da parte di molti volontari, le competenze di numerosi esperti sui vari temi toccati e il supporto di chiunque voglia sentirsi parte di una strada da fare letteralmente insieme.

L'idea è quella di coniugare rinfrescanti bagni nei laghi disseminati lungo il cammino con soste presso le aziende vitivinicole per conoscere come si coltiva la terra co n metodi biologici; portare i visitatori in posti affascinanti come le Marocche di Dro e nelle cantine dove degustare i prodotti autoctoni del territorio, tutto a un ritmo lento. Una delle opportunità che il tracciato offrirà sarà quella dell'incontro, da un lato con gli altri camminatori spinti dalla stessa voglia di vivere un'esperienza di turismo sostenibile, e dall'altro soprattutto con gli abitanti del territorio, che dovranno diventare protagonisti raccontando la propria storia, il proprio vissuto, i propri luoghi e tradizioni.

L'idea del Cammino è partita da Cinzia Zandonai, che ne ha percorsi parecchi: al Biodistretto è piaciuta e l'ha fatta propria. «Nei mesi scorsi sono stati chiamati accompagnatori di mezza montagna per tracciare l'itinerario e verificare che non ci fossero problemi - spiega Zandonai - ed è stata interpellata la Sat centrale perché parte del percorso corre su suoi sentieri, tutti manutentati, che ha dato la sua approvazione. Il Comune di Drena si è fatto promotore del progetto ma non faremo ricorso ai fondi pubblici perché vogliamo realizzarlo come comunità, coinvolgendo i residenti e chi lo percorrerà».

Servirà però approntare la segnaletica e promuovere il Cammino e per questo si sta studiando anche un sito Internet dedicato: «Abbiamo inoltre coinvolto tutte le Pro loco della valle, anima delle frazioni che possono coinvolgere gli abitanti e tenere tempestivamente aggiornati i visitatori. Con loro abbiamo appuntamento stasera per far nascere un Comitato dedicato: poi faremo incontri di zona per coinvolgere gli operatori turistici, anche se non è necessario che ci siano subito i posti letto. Nella storia dei Cammini, prima nasce l'itinerario e poi l'accoglienza».

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