La panchina mozzafiato e un ponte tibetano sul Sentiero delle Aquile

di Mariano Marinolli

Il Sentiero delle Aquile ha già superato, quest’anno, i seimila passaggi e non è escluso che in autunno possa essere varcata la soglia dei novemila escursionisti contati lo scorso anno.

Dalla prossima settimana, il sentiero sarà arricchito da una nuova variante: un altro ponte tibetano «salta la coda», ossia riservato agli escursionisti più esperti per evitare gli intasamenti di persone che spesso, soprattutto il sabato e la domenica, si formano all’imbocco del ponte.

Il crescente richiamo e il successo riscontrato dalla ferrata più frequentata nel Trentino, ha stimolato Eduino Gabrielli, presidente della società di impianti a fune Paganella 2001 che ha realizzato a spese proprie il Sentiero delle aquile, ad arricchirla di due nuove attrazioni; oltre al «Battito d’ali», per l’appunto la variante di sorpasso tracciata tra i due ponti tibetani per snellire la percorrenza e ridurre al minimo code e soste nelle giornate di grande affluenza, gli escursionisti avranno modo di ammirare un panorama mozzafiato dalla panchina delle aquile fissata nella roccia con lo schienale che raffigura un’aquila con le ali aperte, proprio come il logo che contraddistingue la ferrata.

«Questa è sicuramente la panchina più panoramica del Trentino - afferma Franco Gionco, l’ideatore del sentiero e delle due nuove attrazioni - e lo dico io, senza timore di smentite». Posizionata sul Dos della Marenda, questa panchina è un punto di sosta oltremodo suggestivo, a duemila metri di quota, costruita sopra i tetti di Trento con la vista che spazia, sullo sfondo, fino al lago di Garda. Dal punto panoramico della panchina delle Aquile si domina l’intera valle dell’Adige e sedersi quasi sospesi nel vuoto, provoca un’intensa emozione.

Il Sentiero delle aquile è una ferrata sempre più moderna, sicura, emozionante, ed altre sorprese non sono escluse per il futuro.
I lavori di ancoraggio della panchina e della variante di sorpasso dei ponti tibetani sono stati eseguiti, come tutti gli altri dispositivi per attrezzare il sentiero, dalla squadra di rocciatori della ditta Orbari di San Lorenzo Dorsino, guidata da Elio Orlandi.

La variante della ferrata del Sentiero delle Aquile è un percorso attrezzato, con funi e scale a spirale, che si diparte dalla ormai popolare via ferrata inaugurata un paio di ani, e che già nel nome richiama le sue caratteristiche: È una variante impegnativa che richiede un po’ di coraggio ma è molto emozionante e ha due scale: nel salire la prima scala che è la più lunga, di 24 metri, si effettuano quattro rotazioni di 360 gradi. A seguire si salgono delle brevi pareti verticali e una seconda scala a spirale di 15 metri, realizzata a mano in cordino di acciaio, ancor più panoramica e oscillante.

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