"Il Comune di Lona Lases si costituisca parte civile"

Il 1° settembre scorso il Coordinamento Lavoro Porfido ha incontrato il sindaco di Lona Lases Roberto Dalmonego e l’assessore all’ambiente e lavori pubblici Alessandro Avi, ponendo ai nuovi amministratori una serie di richieste relative a vicende giudiziarie legate al settore estrattivo. Vicende note, di cui l’Adige ha dato regolarmente notizia. 
La prima è quella che riguarda il processo che vede imputati Giuseppe Mario Nania, legale rappresentante della Anesi srl, e Giuseppe Battaglia per estorsione nei confronti di 5 dipendenti  e con l’accusa di truffa aggravata «in quanto con artifici e raggiri consistiti nel dichiarare falsamente al Comune di Lona-Lases nelle dichiarazioni trimestrali sostitutive di atto notorio ai fini della determinazione dei canoni (…) le quantità di materiale grezzo cernite negli anni 2013-2014 in quantità inferiore al reale, inducendo in errore l’ing. Andrea Eccher, tecnico incaricato di redigere il calcolo del canone sulla base della documentazione falsa e ottenere di pagare un canone nettamente inferiore rispetto a quanto dovuto».
La seconda concerne la prossima udienza preliminare per la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dell’ex sindaco Marco Casagranda (ora candidato alle elezioni provinciali con la lista di centrodestra Civica Trentina), imputato di abuso d’ufficio per non aver revocato la concessione alla stessa Anesi srl, prevista in caso di  «mancata preventiva comunicazione della cessione delle quote, con ciò procurando un ingiusto profitto alla società Anesi srl» e per aver revocato l’ordinanza di sospensione della concessione emessa quando la Anesi srl, che aveva in concessione il lotto 4, sconfinò sul lotto 3, chiuso da tempo, asportando 6.000 mc senza permesso.
Il Clp ha chiesto in entrambi i casi che il Comune si costituisca parte civile nei due procedimenti penali, e ha domandato anche alla nuova amministrazione di chiedere alla magistratura una verifica dell’operato dell’ex sindaco Casagranda anche relativamente al Programma di attuazione dell’area cave Monte Gorsa, area attualmente bloccata dalla Provincia per via del movimento franoso in atto dal 2003, vista anche la continua necessità di un monitoraggio dell’area i cui costi ricadono proprio sul Comune di Lona-Lases. Secondo il Clp, in qualità di sindaco avrebbe omesso di compiere atti del suo ufficio risultando inadempiente rispetto a quanto previsto dal Programma di attuazione sovracomunale delle aree estrattive del porfido Monte Gorsa.
Inoltre, il Coordinamento Lavoro Porfido ha anche chiesto al sindaco Dalmonego se fosse a conoscenza del fatto che uno dei rappresentanti della sua lista per le elezioni, Arafat Mustafà, era stato condannato a 2 anni e 8 mesi in secondo grado pochi giorni prima per il pestaggio di un operaio cinese. 
Al sindaco è stato anche chiesto di esprimere pubblicamente un appoggio all’operato del vicesegretario Marco Galvagni, che da anni denuncia i rischi di pressioni, anche a livello amministrativo, legate al peso del settore estrattivo nel comune.

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