Lavis, Zobia Grassa senza carri Debutta "La corsa di Arlecchino"

Sarà una Zobia Grassa diversa quella che andrà in scena a Lavis il prossimo 8 febbraio, senza carri allegorici ma con la novità di una corsa simil-color run per compensare la pesante perdita. La sofferta decisione presa dalla Pro Loco di bandire i carri allegorici dalla sfilata per le troppe responsabilità in capo agli organizzatori , ha avuto un forte contraccolpo su quanti, come i volontari e i ragazzi  degli Oratori di Lavis e Pressano, stavano già ultimando gli allestimenti dei loro carri e, almeno a Lavis, non potranno portarli in sfilata dovendosi accontentare di proporre gruppi mascherati e coreografie pensate a loro corredo.
«E’ stata una doccia fredda per tutti - afferma l’assessora alla cultura Caterina Pasolli  -. La Pro Loco ha comunicato ufficialmente la sua decisione al Comune, mercoledì scorso 17 febbraio, anche se ad onor del vero, già a dicembre la Pro Loco aveva messo le mani avanti, proprio per il carico di rischi accollato a chi organizza le sfilate dei carri». Pasolli, come tante lavisane e lavisani, un po’ ha accusato il colpo, ma comprende appieno le motivazioni che hanno indotto i volontari della Pro Loco a limitare il loro impegno nel carnevale lavisano alla maccheronata in piazza.
«Massimo rispetto per la scelta fatta, tanto che come Comune si è deciso di non forzare la mano sostituendosi alla Pro Loco - continua l’assessora -. La strada scelta è stata invece quella di cercare nei pochi giorni rimasti, un’alternativa divertente ai carri allegorici».
Ed eccoci quindi alla novità della Zobia Grassa 2018, battezzata la «Corsa di Arlecchino». Il format, come anticipato, ricorda quello delle tante «color-run» organizzate negli ultimi anni in varie località del Trentino. «Sarà preparato un anello di neanche un chilometro per le vie del centro storico del paese lungo il quale saranno collocati dei “cannoni” caricati a coriandoli, bolle di sapone e fumogeni» spiega l’assessora.
La «Corsa di Arlecchino» partirà alle 15.30 in piazza Grazioli, quest’anno come non mai epicentro del carnevale lavisano. «Non essendoci i carri, anche la sfilata di maschere e gruppi mascherati partirà dalla piazza e non più da via Proner - continua Pasolli -. Il via alle 14». Sia la sfilata che la corsa si snoderanno attraverso via Matteotti, piazza Manci, piazzetta Alpini (biblioteca),via Filzi, via Zanella con ritorno in piazza Grazioli da via Matteotti. 
Il palco da cui verranno dettati i tempi della festa (ci sarà anche la baby dance) sarà montato come l’anni scorso in prossimità del negozio di calzature Gadotti, mentre la cucina da campo che sfornerà maccheroni al ragù a getto continuo sotto la regia della Pro Loco, occuperà gran parte di piazzetta San Gallo. 
A Lavis il carnevale - come accade già da alcuni anni - sarà declinato per età e gusti diversi, anche nel fine settimana che precede la Zobia Grassa. Venerdì pomeriggio 2 febbraio il Palavis ospiterà il «Ballo del dottor Balanzone» che con l’organizzazione del Comune e della Apsp «Giovanni Endrizzi», vedrà la partecipazione di dodici case di riposo del Trentino con oltre 300 ospiti. Il giorno seguente, sabato, sempre il Palavis sarà teatro del carnevale riservato ai più piccoli organizzato anche in questo caso dal Comune in collaborazione con «Il Trentino dei bambini» e la proposta (ad entrata libera), di giochi gonfiabili, area piccoli, truccabimbi, laboratori di riciclo, giochi e spettacoli di intrattenimento. Domenica, infine, sempre al Palavis serata musicale, con il tributo ai Blues Brothers proposto dalla Banda Sociale di Lavis con inizio alle 20.30.

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