Lavis, nel regolamento cimiteriale rimane il contributo per la cremazione

La giunta comunale di Lavis cade in fallo sulla delicata materia del Regolamento cimiteriale: nell’ultimo consiglio comunale si è parlato molto di tombe e bare, ma alla fine il sindaco Brugnara ha dovuto accettare la «lezione» della combattiva consigliera della Lega Nord Monica Ceccato. Quindi rimarrà il contributo di 200 euro per chi intende far cremare il proprio congiunto, come contributo alle spese di trasporto fuori provincia; contributo che la giunta proponeva di eliminare «perché ormai le cremazioni sono oltre il 60% e la spesa per il Comune può diventare rilevante».
La serata era iniziata con alcune interrogazioni, ma il cuore della seduta era per la revisione del Regolamento cimiteriale del Comune che riguarda i camposanti di Lavis, Pressano e Sorni.
La revisione è in parte obbligata: è il Consorzio dei Comuni del Trentino che ha inviato un testo «base», poi rivisto dagli uffici comunali. E più volte il sindaco Andrea Brugnara ha sottolineato che si trattava di modifiche «indicate dagli uffici».
Monica Ceccato, con puntigliosità, ha fatto le pulci a tutte le voci. Tre i problemi, tutti su argomenti delicatissimi. Il primo: che rito religioso dare alle salme di sconosciuti per i quali sia impossibile stabilire la religione? Finora il regolamento prevedeva sepoltura «con sacerdote cattolico». Ora si toglierà questa clausola, e la tumulazione sarà aconfessionale. Cosa che alla Lega Nord non piace, ma alla fine è stata accettata.
Poi il tema della sepoltura di «prodotti del concepimento, ovvero non nati» che potranno essere sepolti se la madre è residente nel Comune. «E perché non il padre? O la famiglia?» ha incalzato Ceccato. Ma alla fine, dopo lunga discussione con interventi anche di Daniele Donati del Patt, si è convenuto che è un problema legale: il non nato non può essere riconosciuto dal padre perché non è un individuo. Quindi si rispetta il diritto materno.
Infine la questione più spinosa: il sindaco Brugnara legge il nuovo regolamento dicendo che si propone di abolire il contributo di 200 euro per spese di trasporto delle salme da cremare. «Era un contributo nato per incentivare la cremazione - dice Brugnara - ma oggi le cremazioni sono a Lavis oltre il 60% e sempre in aumento, non c’è più da incentivare perché pian piano sta diventando la norma».
Monica Ceccato ha però ricordato - essendo stata consigliera quando fu approvata - che l’agevolazione non era per incentivare la cremazione, ma per il trasporto, dato che in provincia di Trento non esisteva (e non esiste ancora) alcun forno crematorio. 
Alla protesta di Ceccato si è accodato anche Daniele Donati del Patt (quindi della maggioranza): «Se ci fosse il servizio a Trento, sarebbe giusto. Ma qui pare di essere di fronte a dettami dei tecnici e del Consorzio dei Comuni; la politica però deve adattarsi al sentimento della comunità. I tecnici ragionano da tecnici. Ma noi dobbiamo andare oltre».
Ceccato è tornata alla carica: «Il sindaco viene a dirci che si taglia il contributo perché la spesa è esorbitante, ma non sa dirci quanto è la spesa, e non sa neanche quanti sono stati i funerali a Lavis in un anno. Ma allora non decide lui, si lascia manovrare dagli uffici, o dal Consorzio dei Comuni. Io chiedo che il contributo rimanga».
Alla fine, dopo una sospensione dei lavori di cinque minuti e una consultazione della maggioranza, Andrea Brugnara deve cedere e accetta di mantenere il contributo «per i costi del trasporto fuori provincia», visto che i cittadini che vogliono la cremazione non hanno alternative.
Ultimo siparietto per l’interrogazione della Lega sull’arrivo del treno di Renzi e l’invito del Consorzio Turistico Rotaliana via mail a tutti gli operatori a partecipare all’incontro al bicigrill di Faedo. «È vero, c’è stata una email» ammette Brugnara, che poi legge la risposta del Consorzio. «Propaganda politica» replica Giongo della Lega, e Ceccato si dice «non soddisfatta». Ma vincitrice.

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