L'Agenzia delle Entrate ha chiuso lo sportello di Mezzolombardo

Da lunedì 2 ottobre, chi si recherà nello sportello dell’Agenzia delle Entrate, in Corso del Popolo 35 a Mezzolombardo, troverà ad aspettarlo...  una porta chiusa e un avvisio in formato A4.
 
Commercialisti, notai, professionisti e semplici cittadini di tutta la Piana rotaliana, della Bassa Val di Non e della Paganella saranno così costretti - per avere l’assistenza erogata fin dagli anni Ottanta nella sede dell’ex Pretura - a recarsi in via Brennero, a Trento.
È un fulmine a ciel sereno, per la segreteria regionale della Federazione lavoratori pubblici e funzioni pubbliche, quello che si è abbattuto venerdì pomeriggio alle 15.07: «A quell’ora - spiega il segretario della Flp, Giuseppe Vetrone - l’Agenzia delle entrate ci ha informati con una nota che lo sportello decentrato di Mezzolombardo sarebbe stato chiuso a partire da lunedì. In pratica l’informativa è arrivata il giorno prima per il giorno dopo e con gli uffici, oramai, chiusi».
 
Mai, spiega Vetrone, era stata manifestata una simile intenzione dal parte della dirigenza e, anzi, in luglio (come scritto anche dall’Adige) era stata data assicurazione che tutti gli uffici e sportelli sarebbero rimasti attivi sul territorio. 
 
«Oltretutto - prosegue il segretario del sindacato -, l’Ufficio di Mezzolombardo, storico per la Rotaliana e non solo, è stato da sempre un importante presidio e ci colpisce non poco la decisione dell’Agenzia delle Entrate, che di fatto ha già operato per la sua soppressione. Non conosciamo bene i dettagli dell’operazione e per questo abbiamo immediatamente chiesto un’urgente riunione sindacale con la dirigente ad interim della Direzione provinciale di Trento, Hildegard Olga Ungerer».
 
Secondo Vetrone, infatti, le motivazioni alla base della chiusura sono state spiegate confusamente: prima dicendo che non sarebbe più disponibile la sede attuale, poi parlando della necessità di «razionalizzazione delle risorse umane». Mentre gli utenti sarebbero stati avvisati da venerdì solo tramite l’affissione di un cartello in formato A4: «Una scorrettezza».
 
Utenza, come detto, composta da migliaia di cittadini, da studi notarili, commercialisti, rappresentanti di categoria, eccetera. E anche se negli ultimi anni lo sportello ha visto ridurre il numero degli addetti (passati dagli iniziali 10 a 2), è altrettanto vero che il servizio - garantito dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13 - è considerato importantissimo e irrinunciabile anche dal Comune. 
 
Il sindaco Christian Girardi spiega: «Siamo stati informati della decisione una ventina di giorni fa. In un incontro con la dirigente, ci è stato detto che nell’ambito della razionalizzazione delle sedi periferiche, l’Agenzia non aveva più intenzione di rinnovare il contratto, che scade appunto lunedì». Un contratto a costo zero per l’Agenzia delle Entrate, visto che si tratta di un comodato gratuito e che le spese vive (luce e altro) se le accolla il Municipio. 
«Abbiamo fatto presente - prosegue il sindaco - che per noi lo sportello è irrinunciabile, avendo qui un notaio, molti professionisti, gli uffici del Catasto e Tavolare; ci siamo mossi sia a Trento sia a Roma e  avremo un nuovo incontro con la dirigente. Se è vero che tra qualche anno la Provincia gestirà la materia, ci pare assurdo dismettere oggi lo sportello».

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