Frana di Monte Gorsa, indagini e polemiche

di Giorgia Cardini

Ruspe ed escavatori della P.M.B. srl di Verla di Giovo all’opera anche ieri sul monte Gorsa mentre in procura, a Trento, si lavora sulle carte acquisite in municipio a Lona Lases alcuni giorni prima che venisse chiusa la strada provinciale 76 per pericolo di frana.
 
Sull’acquisizione dei documenti (effettuata da agenti della forestale) che riguardano sia il Programma di attuazione sovracomunale delle aree estrattive sia le perizie geologiche e gli incartamenti relativi ai lavori di messa in sicurezza che dovevano essere effettuati nel 2016 ma che non sono stati realizzati, ieri il sindaco Marco Casagranda ha dichiarato di non sapere nulla: «Ho letto la notizia sul vostro giornale, ma non ne so niente». 
 
«I lavori di messa in sicurezza del versante sono iniziati, vanno avanti e mi auguro che terminino a breve», si è limitato ad affermare il primo cittadino, difendendo però l’operato dell’amministrazione sull’appalto di somma urgenza aggiudicato il 28 ottobre scorso alla ditta adArte di Fornace, per l’asportazione di 25.500 mc di materiale e il loro deposito a una quota inferiore.
 
Un’operazione poi bloccata quando sono state rilevate nuove fessurazioni a quota 764 metri, dove terra e pietre dovevano essere depositate, che hanno consigliato di rifare progetto di sistemazione e gara.
«Cos’altro potevamo fare, come amministratori?» chiede Casagranda.
«Si è mosso del materiale l’anno scorso, abbiamo incaricato un geologo, steso un progetto di sistemazione e invitato tre ditte a presentare le proprie offerte, scegliendo quella più conveniente». 
 
«Se c’è stata qualche anomalia nelle procedure, siamo i primi a voler capire cosa sia successo - prosegue il sindaco - ma non so proprio cosa altro avremmo potuto fare. Forse tenere un pericolo incombente sulla strada provinciale? È tutto il giorno che ci penso».
Non crede, sindaco, che invece siano proprio i ritardi nell’azione del Comune di Lona Lases che possono interessare agli inquirenti?
«Nessuno ha perso tempo, come amministratori ci siamo mossi subito», conclude il primo cittadino.
 

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