Nuova rotatoria a San Lazzaro Mozione del Pd lavisano in consiglio

La proposta di realizzare una rotatoria sulla statale 12 all’altezza di San Lazzaro verrà discussa dal consiglio comunale di Lavis nella prossima seduta, giovedì 16 febbraio.
 
All’ordine del giorno c’è la mozione presentata dal Partito democratico che fa seguito all’ordine del giorno proposto sullo stesso tema a Gardolo dai consiglieri circoscrizionali del Pd e approvato all’unanimità da quel consiglio (l’Adige, 5 febbraio)
Nonostante la realizzazione della strada Trento Nord-Rocchetta - ricordano i consiglieri del Pd lavisano - il traffico sulla strada statale 12 rimane molto intenso, stimato in circa 20.000 passaggi giornalieri. E quello di San Lazzaro è uno dei punti più critici - osservano - dove si verificano spesso situazioni di congestione del traffico. Un punto critico situato nel territorio del Comune di Tento ma in prossimità di Lavis e che interessa - oltre ai lavisani - i tanti residenti nel capoluogo che gravitano su Lavis per un ampio ventaglio di servizi.
 
I consiglieri del Pd evidenziano le criticità dell’incrocio, come il passaggio da due a una carreggiata per chi proviene da Trento, la corsia per la svolta a sinistra per chi arriva da nord, la piazzola di sosta dell’autobus, il traffico pesante che serve la zona produttiva ad est della statale 12 e che deve dirigersi all’autostrada (al quale una rotatoria permetterebbe un’inversione di marcia fluida e sicura). Con la mozione, si propone quindi di sollecitare l’amministrazione comunale di Trento e quella della Provincia - in sinergia con la Circoscrizione di Gardolo - per arrivare a realizzare una rotatoria sulla statale 12 a San Lazzaro.
 
«Sul medio periodo, un obiettivo condiviso da Lavis e Trento - spiega il vicesindaco di Lavis Luca Paolazzi - è quello di ragionare su un declassamento urbano della SS 12; nel breve periodo comunque l’obiettivo è risolvere un problema contingente; sarebbe importante andare avanti con questo progetto che già da anni è preso in considerazione, e che andrebbe a risolvere un problema in un punto delicato, dove la SS 12 da quattro corsie diventa a due, oltre a dare un servizio alla popolazione che vive su San Lazzaro e Lungo Avisio dalla parte di Trento ma converge su Lavis per le attività quotidiane. Nel medio periodo - continua Paolazzi - risulta essere per noi, a Lavis, un’opera strategica per poter pensare alla riduzione del traffico sulla statale, una pre-condizione. Adesso che si sta interrando la ferrovia - continua il vicesindaco - per completare l’opera di ricucitura delle due parti del nostro paese, tolta la ferrovia diventa per noi prioritario ragionare su un declassamento della statale del Brennero, per poter ricollegare la parte est e la parte ovest di Lavis. E pensiamo possa anche essere un primo passo per stringere una collaborazione con Trento sul tema mobilità; per una mobilità integrata ferroviaria, pubblica e ciclopedonale».

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