Lavis, i commercianti chiedono alla giunta parcheggi e sgravi

Parcheggi. Questa la parola più pronunciata l’altra sera nell’affollato incontro tra i commercianti (erano circa cinquanta) e l’amministrazione comuale rappresentanta dal sindaco Andrea Brugnara e dall’assessore Andrea Fabbro. Parcheggi per rilanciare un settore, quello commerciale, che paga carissimo una serie di fattori: dalla crisi economica e quindi l’inevitabile calo dei consumi, alla concorrenza dei centri commerciali e della città a pochi passi, alle vendita online. Ma senza stalli per le automobili, oggi è difficile pensare di reggere un’attività commerciale. A Lavis, negli ultimi anni, i numeri sono drammaticamente chiari: ogni dodici mesi, almeno quattro esercizi commerciali abbassano le saracinesche. Si salvano gli esercizi pubblici, i bar, e la gastronomia. Una morìa che anche nel 2016 si è verificata come è stato scritto su queste colonne nelle scorse settimane.
E da questa analisi sotto gli occhi di tutti, è nato il confronto dell’altra sera. Ogni esercente ha espresso la propria opinione mentre l’Amministrazione ha posto sul tavolo delle possibili strade da percorrere insieme «ben sapendo - sottolinea l’assessore Fabbro - che il ruolo del Comune non può sostituirsi a quello di altri enti e ognuno deve fare la propria parte».
Tornando al tema dei parcheggi, qualcosa si muove. In piazza Garibaldi è iniziato l’iter per la costruzione di una settantina di parcheggi privati divisi in due piani interrati e quindi la parte in superficie potrebbe ospitare una cinquantina di stalli. «E pensiamo di fare zona blu oppure a disco orario» ha detto Fabbro. Se tutto procede per il verso giusto nel 2018 potrebbero essere pronti. Fabrizio Sicher,  presidente del Consorzio dei commercianti Welcome Lavis, mette le mani avanti: «Sono vent’anni che sento parlare di fare questo o quell’altro ma fatti concreti ne ho visti pochi». Il progetto di Piazza Garibaldi? «Prima di tutto è di privati e non è detto che una volta realizzato si arrivi a liberare la superficie. Comunque questo è un primo passo perché Lavis ha bisogno di avere parcheggi per tenere in piedi il sistema commerciale».
Il confronto dell’altra sera si è svolto in maniera collaborativa, consapevoli che solo lavorando insieme si possono ottenere dei risultati. 
Uno degli spunti usciti dalla serata è anche quello di far realizzare un Piano di studio del commercio lavisano approntando eventuali azioni. Mettere nero su bianco i fattori critici ma anche quelli di forza potrebbe essere un ulteriore tassello per comprendere dove stiamo andando, è stato ribadito e su questo l’Amministrazione si è detta disponibile. 
Da alcuni operatori è stata avanzata la richiesta di una riduzione di alcuni tributi comunali come le tasse sui plateatici. L’assessore Fabbro si è riservato di dare una risposta precisa per valutare tecnicamente la fattibilità. 
E sulla serata non poteva mancare la questione del centro commerciale Le Masere su cui è calato un silenzio che sa di «tombale». Si parla della creazione di un polo enogastronomico ma per il momento è solo un’ipotesi. «Non vorrei - sottolinea Sicher - che alla fine si facesse un favore alla grande distribuzione perché oggi sono pochi i piccoli commercianti che hanno la possibilità di insediarsi in un centro commerciale». 
Alla serata era presente anche un rappresentate della Polizia locale, altro tema che in qualche modo è collegato al commercio: «Crediamo che ci voglia un po’ di buonsenso talvolta da parte degli agenti» hanno suggerito dalla sala. Il messaggio era diretto al sindaco perché una contravvenzione mentre si fanno delle compere significa allontanare del tutto il cliente.

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