Mensa per le elementari Una parte all'ex Filanda

A Lavis troppi alunni, rimedio in vista

La popolazione scolastica di Lavis è in forte crescita e in un Comune ormai prossimo ai novemila abitanti, questo significa dover fare i conti con numeri assoluti importanti, con tutto ciò che questo comporta anche in termini di problemi logistici. Due i soggetti chiamati in causa per farvi fronte: l’istituzione scolastica ed il Comune. Unico l’obiettivo: trovare le soluzioni più idonee a garantire i migliori servizi possibili ai ragazzi. In quest’ottica si inquadra il disegno «a quattro mani» che sta prendendo corpo di alleggerire il peso sull’attuale mensa scolastica delle scuole medie, ricavando un locale idoneo ad ospitare a pranzo una parte dei bambini della scuola primaria nell’edificio dell’ex Filanda, in via Degasperi.

Con l’avvio del nuovo anno scolastico, il dirigente dell’istituto comprensivo di Lavis, professor Stefano Chesini ha visto infatti arrivare al pettine il «nodo» della mensa per gli alunni delle elementari. I tanti bambini della scuola primaria che già l’anno scorso fruivano del servizio, quest’anno sono diventati troppi. I numeri parlano chiaro: sono 314 gli scolari e 20 i docenti che consumano il pranzo alla mensa localizzata alle scuole medie Aldo Steiner. E le previsioni per l’anno prossimo sono di una quarantina di unità ulteriori. Una situazione oggettivamente insostenibile.

«Il professor Chesini si è rivolto all’amministrazione comunale, segnalando il problema e sottolineando come già con i numeri attuali il servizio mensa venga garantito in deroga» spiega l’assessora all’istruzione Isabella Caracristi. Passata la palla nel campo del Comune, la giunta guidata da Andrea Brugnara si è quindi mossa per dare una risposta alla legittima istanza del dirigente scolastico. E pare averla trovata. «Nell’edificio dell’ex Filanda, a pian terreno, ci sarebbero gli spazi idonei ad ospitare il servizio mensa per un’ottantina di alunni, ovvero tre classi - continua l’assessora -. La strada sembra percorribile, anche se stiamo ancora attendendo quanto ci costeranno i lavori di sistemazione necessari. Diciamo che siamo a buon punto, ma non vorrei creare illusioni prima di chiudere la partita».

Se tutto andrà bene, già a gennaio la nuova mensa potrebbe diventare operativa.

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