Italcementi, tagli a Calavino, previsti una trentina di esuberi

I lavoratori hanno deciso di aderire alla mobilitazione prevista anche in altri stabilimenti del gruppo per venerdì

Italcementi dimezzerà l'attività dello stabilimento di Sarche di Calavino.

La conferma definitiva - informano i sindacati - è arrivata oggi durante un incontro tra i segretari di Fillea Cgil Filca Cisl e Feneal Uil con la rsu aziendale e il responsabile delle risorse umane e il direttore dello stabilimento trentino. Il piano di ristrutturazione del gruppo dovrebbe portare ad un centinaio di esuberi a livello nazionale, 30 probabilmente a Calavino. Riuniti in assembla, i lavoratori hanno deciso di aderire alla mobilitazione prevista anche in altri stabilimenti del gruppo per venerdì. Italcementi ha motivato la decisione di spegnere il forno a Sarche e ridimensionare lo stabilimento con le difficoltà del mercato internazionale, che hanno indotto il gruppo a ripensare la produzione e a riorganizzare gli assetti.

La scelta di comunicare in anticipo la chiusura - aggiungono i sindacati - è stata dettata anche dal mutato quadro normativo che non permette più il mantenimento dei lavoratori in cassa integrazione straordinaria fino a gennaio 2017, se non per precise ragioni tra cui i ridimensionamenti: «Se di fronte alla crisi del mercato poco possiamo, certo è che Italcementi prima di cedere al gruppo tedesco Heidelberg poteva inserire clausole sociali stringenti per tutelare i lavoratori, come abbiamo più volte chiesto. Allora ci davano rassicurazioni, oggi ci comunicano i ridimensionamenti»

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