Abiti usati per raccogliere fondi Sabato in valle dei Laghi

di Patrick Zeni

Chi si appresta al«cambio del guardaroba» è stato persuaso a non buttare gli abiti dismessi in buone condizioni, ma a donarli al Centro per il vestiario della Caritas della Valle dei Laghi.  Una condotta, quella del riuso, che s’è fatta strada sul fronte caldo della crisi da cui la raccolta e distribuzione di indumenti di seconda mano hanno annesso i concetti di sobrietà nei consumi, di sostegno ai bisognosi, di razionalizzazione nell’utilizzo di beni fungibili.

La «giornata svuota tutto di primavera» di sabato 16 maggio dalle 9 alle 18 nei locali della canonica di Lasino, è finalizzata ad azioni benefiche e, come nelle precedenti edizioni, le offerte pecuniarie a fronte dei capi di abbigliamento prelevati sosterranno iniziative umanitarie intraprese dai volontari della Caritas decanale di Calavino: dal Centro di ascolto alla consegna di pacchi viveri in situazioni di emergenza sociale, all’acquisto di mobilio ed elettrodomestici, quelle più urgenti in questo periodo di contingenza economica che rimescola le carte fino ad intaccare le dinamiche sociali.  «Con una piccola offerta potrai avere i capi di vestiario messi a disposizione del centro», è lo slogan rivolto a tutti.

Alla volontaria Rosanna Antoniol di Terlago preme coinvolgere il maggior numero di persone, conscia che mettere in piedi questa iniziativa significa anche considerare le realtà presenti all’interno di frange sociali sempre più vulnerabili e famiglie sul baratro della povertà. Dal piccolo «esercito» di volontarie si scopre che quanti si sono rivolti finora alla Caritas decanale della zona risiedono per lo più in «Val del Vent» e tra gli stranieri prevalgono le badanti. Non mancano i nubendi o le giovani coppie italiane impossibilitate a sbarcare il lunario e per le quali le rinunce, persino di beni di prima necessità, non cessano di acuirsi. E infatti, l’autunno scorso il Comune di Vezzano aveva deliberato l’assegnazione e la liquidazione all’ente caritatevole di un sussidio finanziario straordinario di 3.644 euro «a sostegno della sua attività di  promozione umana e integrazione sociale dei cittadini con particolare riferimento ai soggetti socialmente ed economicamente svantaggiati all’interno della comunità di Vezzano».

Un mese più tardi, sul finire dell’anno, lo spettacolo «Sorpresi dalla gioia» andato in scena al Teatro Valle dei Laghi aveva fruttato l’incasso di 3.796 euro impiegati interamente, come si legge in una missiva di ringraziamento sottoscritta dal decano don Roberto Lucchi, per «far fronte alle numerose situazioni di bisogno che sempre più sono presenti sul nostro territorio».

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