«Abbandonato» in ospedale, le proteste di un anziano

Un uomo di Mezzolombardo di 78 anni, soccorso con l'ambulanza domenica sera per un fortissimo mal di schiena, protesta per il fatto di essere stato portato al pronto soccorso di Cles e poi di aver dovuto battagliare perché, una volta dimesso, un mezzo lo riportasse a casa

Un uomo di Mezzolombardo di 78 anni, soccorso con l'ambulanza domenica sera per un fortissimo mal di schiena, protesta per il fatto di essere stato portato al pronto soccorso di Cles e poi di aver dovuto battagliare perché, una volta dimesso, un mezzo lo riportasse a casa. «Io sono solo - racconta - e quando è arrivata l'ambulanza ho espressamente chiesto di essere portato a Trento. Invece mi hanno portato a Cles e dopo le cure mi hanno dimesso. Erano le dieci di sera e mi hanno detto che potevo tranquillamente tornare a casa».

Ma il problema, per l'anziano, era come nuoversi. «Ho chiesto che mi chiamassero un taxi ma mi hanno detto che a quell'ora non c'era, ho chiesto di un'ambulanza ma non era possibile perché aveva finito il turno. Fortunatamente un infermiere ha avuto il cuore di cercare e hanno trovato un mezzo che mi desse un passaggio. Però la cosa mi ha fatto comunque arrabbiare perché non è possibile che se una persona è sola e non ha possibilità di essere accompagnata venga abbandonata a sé stessa. Erò lì in ciabatte e senza giaccone, non avrei potuto nemmeno andare in albergo».

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