Lasino e Calavino si fondono: nascerà "Madruzzo"

I consigli comunali di Lasino e Calavino hanno detto sì alla fusione: referendum il 10 maggio per far nascere il nuovo comune di Madruzzo

di Cristina Santoni

Malgrado una manciata di voti contrari (tre a Lasino ed uno a Calavino) la proposta di fusione dei comuni di Calavino e Lasino per la costituzione del comune di Madruzzo ha ottenuto il benestare di entrambi i consigli comunali, che ne hanno deliberato il via libera amministrativo.

Ora la parola passa ai quasi 2.900 abitanti complessivi che potranno votare a favore o contro la fusione in occasione del referendum fissato per il 10 maggio. Tuttavia l’indizione del referendum non è automatica, la proposta delle amministrazioni dovrà infatti essere supportata da almeno il 15% degli aventi diritto al voto di ogni comune che nei prossimi giorni potranno firmare per il suo svolgimento.

I sindaci, Oreste Pisoni per Calavino ed Eugenio Simonetti per Lasino, hanno spiegato in occasione delle rispettive assemblee consiliari l’iter e le motivazione che hanno portato a preferire una fusione a due con l’esclusione del comune di Cavedine. Chiarimenti che erano dovuti dopo il comunicato che il comune delle cinque spighe ha rilasciato pochi giorni fa: Simonetti e Pisoni, infatti, sostengono che sarebbe diverso rispetto al testo ufficiale che era stato concordato dai tre primi cittadini durante l’ultimo incontro ed in cui il comune di Cavedine avrebbe espresso il proprio placet al progetto di fusione tra Calavino e Lasino. «Non abbiamo mai detto che non vogliamo Cavedine - spiega Pisoni - ma oggi abbiamo costruito con Lasino alleanze su progetti ben definiti riguardo la gestione economico finanziaria, la riorganizzazione del personale e dei servizi per garantire standard alti a costi inferiori, in più c’è comunanza di opere straordinarie. Cavedine ci aveva avanzato solo ipotesi di gestione formale, non un progetto concreto».

Durante le assemblee sono emersi alcuni punti problematici della fusione che dovranno essere valutati durante l’anno: primo su tutti la gestione rifiuti che a Lasino vede il servizio del porta a porta affidato ad un’azienda esterna diversa da Asia, a cui invece aderisce Calavino. «Con l’ultima variante al Piano rifiuti provinciale - chiarisce Simonetti - ci è stata tolta la possibilità di gestire a livello comunale il servizio rifiuti, quindi entro il 2015 saremo in ogni caso dovuti confluire in Asia. Con la fusione valuteremo se l’ingresso sarà automatico ed in base a costi ed esigenze vedremo che tipo di raccolta adottare». Un altro problema, che secondo Pisoni potrebbe essere strumentalizzato, è la possibile revisione degli ambiti scolastici e la destinazione dei bambini in diverse scuole. Si tratta di un settore sensibile che non sarà toccato dalla fusione».

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