Faedo, 100 profughi al Lord hotel. I sindaci erigono un «muro»

Cento profughi saranno sistemati al Lord hotel, in prossimità del ponte della Cacciatora, lungo la statale del Brennero, nel territorio comunale di Faedo

Cento profughi saranno sistemati al Lord hotel, in prossimità del ponte della Cacciatora, lungo la statale del Brennero, nel territorio comunale di Faedo. Tra loro, arriveranno anche quelli ospitati nel punto di smistamento di Marco, che la Provincia intende chiudere. La proposta dell'assessore provinciale Donata Borgonovo Re , che l'altra sera ha convocato i sindaci di Faedo, Mezzocorona e San Michele assieme al presidente della Cdv Rotaliana Koenigsberg, è stata come una doccia gelida per tutti gli amministratori rotaliani. «Umanamente parlando - ha detto il sindaco di Faedo, Bruno Faustini - va tutta la nostra solidarietà ai profughi, ma sistemarli al Masetto (il nome della frazione dove c'è il Lord hotel, ndr) mi pare la soluzione meno ottimale. Una città come Trento può sopportare un centinaio di migranti, il nostro comune, decisamente no».

Un rifiuto secco e deciso è arrivato anche da Mattia Hauser , sindaco di Mezzocorona, e da Clelia Sandri , prima cittadina di San Michele. «Mi auguro che la proposta della Borgonovo Re sia una bolla di sapone. Capisco che c'è quest'obbligo di legge, ma la Provincia non può considerare la Rotaliana come la panacea di tutti i suoi problemi: dall'inceneritore al biodigestore, aggiungendo poi strade, autostrade, tav, elettrodotti e così via. Nulla contro i profughi, sia ben chiaro! Ma come faranno ad integrarsi nel nostro territorio? E quale sarà il danno all'immagine delle attività economiche confinanti con il Lord hotel? Ricordo solo due rinomati ristoranti del Trentino, come La Cacciatora e da Silvio, oltre alla blasonata Cantina Endrizzi, la più antica della Piana rotaliana».

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Il consigliere provinciale Rodolfo Borga si è immediatamente precipitato a inviare un'interrogazione al presidente Bruno Dorigatti , citando il presidente della Cdv Rotaliana Koenigsberg il quale avrebbe dichiarato di sistemare i profughi negli alberghi della zona. «Nulla di vero in tutto ciò - replica Gianluca Tait - poiché io non ho mai detto di sistemarli negli alberghi, anche perché non è di mia competenza. Come ho informato anche Donata Borgonovo Re, la Cdv non dispone di alloggi propri e per giovedì prossimo è stata convocata una conferenza dei sindaci proprio per valutare se c'è qualche edificio pubblico da mettere a disposizione dei profughi».

Nella Piana rotaliana ci sono una ventina di famiglie che hanno ricevuto lo sfratto e sono senza alloggio: non teme che possano insorgere? «So, anche per la mia competenza alle politiche sociali della Cdv, che ci sono tanti residenti in cerca di casa e di lavoro. Noi, però, siamo chiamati per legge a fare la nostra parte di amministratori e siamo obbligati a rispettare queste disposizioni».

Lo Stato pagherà 30 euro al giorno (complessivamente, per il Lord hotel, sono 90.000 euro al mese) per ogni profugo ospitato in una struttura privata. E questo ha fatto insorgere la dura protesta della Lega Nord, che oggi pomeriggio istituirà un presidio davanti all'albergo.

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