Sindaco a Lavis, Pd e Patt ai ferri corti

In vista dell’assemblea del Pd di venerdì sera, c’è una palese apertura del Pd di Lavis verso il Patt, con la speranza che possa cadere la pregiudiziale posta dalle stelle alpine sul nome del candidato sindaco. «Facciamo un sindaco che sia espressione della coalizione, e non di un solo partito», è il messaggio che lancia il segretario del Pd lavisano, Luca Paolazzi (nella foto). «Nulla contro Andrea Brugnara, (il candidato nominato dal Patt) persona rispettabilissima ed anche un mio amico - aggiunge - però non possiamo accettare il diktat del Patt senza ricordare le affermazioni del senatore Franco Panizza, quando disse pubblicamente che oggi il centrosinistra autonomista è l’unica opzione politica percorribile. Questo vale anche per Lavis, perché solo la coalizione con Pd, Patt, Upt e ViviLavis può garantire le scelte amministrative, il rinnovamento e il protagonismo politico che Lavis merita». [[{"type":"media","view_mode":"media_preview","fid":"182936","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"145","style":"float: right;","width":"145"}}]]

Il nome di Claudio Marconi, ex autonomista, assessore del Patt nella giunta di Graziano Tomasin, ed ora non iscritto ad alcun partito, è stato cassato dalla direzione del Patt. Per voi del Pd il nome di Brugnara è così indigesto? «Sapevamo che la questione del candidato sindaco non sarebbe stata facile, del resto veniamo da dieci anni di divisione tra noi e loro. Per questo il Pd ha, fin dall’inizio, indicato una strada. Noi abbiamo chiesto ad ognuno di fare un passo indietro e noi per primi l’abbiamo fatto, nonostante la nostra forza. Non abbiamo messo il nome di un nostro uomo di partito sul tavolo, anche se nulla ci vietava di farlo e, anzi, abbiamo portato la disponibilità, già nota al Patt, di una persona di area autonomista, come Claudio Marconi, vicino anche all’Upt. Più di così noi non potevamo fare: siamo stati disponibili oltre ogni limite».


Ma il Patt, Marconi non lo vuole. E allora, avreste qualche altro nome da proporre in alternativa? «Questo sarà un tema che affronteremo nella nostra assemblea di venerdì. Comunque se anche il Patt non vuol fare un passo indietro e se non si troverà un accordo, ce ne faremo una ragione. Con Upt e ViviLavis ci siamo più volte chiariti sulla volontà di proseguire assieme il percorso avviato cinque anni fa, ma se non vi sono i presupposti, possiamo anche andare da soli. Le persone non ci mancano».

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