Martini di Mezzolombardo, un film su Ambrosoli

L'istituto Martini di Mezzolombardo ha ottenuto un importante riconoscimento a Bolzano all'interno del percorso della «Piattaforma delle Resistenze Contemporanee». È un progetto culturale articolato e strutturato su più livelli che ha come obiettivo l'attivazione di una serie di percorsi e iniziative volti a sensibilizzare la collettività sui temi della memoria e della cittadinanza attiva.


Tappa del percorso è stata la commemorazione di un vero eroe di Stato, Giorgio Ambrosoli, assassinato per aver indagato sui rapporti fra la banca privata italiana, Michele Sindona, la mafia e la P2. Un intreccio criminale, nel quale si sono unite le zone d'ombra più oscure della nostra storia contemporanea. Ambrosoli pagò con la vita il suo impegno civile e fu ucciso l'11 luglio del 1979, sotto casa, da un killer americano, William Joseph Aricò, suggerito a Sindona (il mandante) da Cosa Nostra Americana. Sindona morì il 22 marzo del 1986 in carcere - condannato per decine e decine di reati fra i quali l'uccisione di Ambrosoli - dopo aver bevuto una tazza di caffè.

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Il lavoro del Martini si è sviluppato sulla creazione di un video e su la scrittura di una lettera. La scuola, da anni, offre ai ragazzi percorsi su temi della legalità. La nuova dirigente Tiziana Rossi prosegue così il lavoro del suo predecessore Paolo Rasera.
Il progetto: alcuni ragazzi della classe quarta sezione A del Liceo Scienze Umane, seguiti dalla professoressa Raffaella Pastore, hanno realizzato i due elaborati, un video ed una lettera. Al filmato, per chi lo volesse vedere è su Youtube, hanno lavorato Giulia Borrelli, Melany Giannini, Veronica Odorizzi, Francesca Sandri. Viene ripercorsa la storia della banca privata italiana, con una voce di sottofondo che accompagna la visione. La ricostruzione è chiara, lineare e si basa su documenti e non su interpretazioni. I ragazzi hanno fatto prima un lavoro di analisi e studio e poi, con le riprese e le immagini di archivio, hanno fatto il montaggio. Alcuni passaggi sono di ottima fattura. Per esempio, quando si assiste allo sfogo di Ambrosoli che scrive una lettera per la propria famiglia.
I «videomaker» del Martini hanno creato la situazione da veri registi: la luce soffusa, la mano, la scrittura delicata, le parole chiare di amore per la famiglia. Passaggio emozionante. Un altro gruppo di ragazzi (Giulia Alfieri, Alessia Gavazza, Martina Gavazza, Nicole Malench, Giorgia Tait), invece, ha preparato una lettera. Un testo scritto ad un soggetto particolare «me futuro» rivolto appunto al futuro. Provate, dopo aver avuto un importante insegnamento, a scrivervi una lettera da leggere fra 10, 20, 30 anni. L'insegnamento di oggi servirà a qualcosa?

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