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Val d’Ambiez: va a camminare nei prati e vede sette orsi a pochi metri uno dall'altro

Nella comunità di San Lorenzo Dorsino non c'è troppa tranquillità, come spiega la sindaca Ilaria Rigotti: “La preoccupazione c'è, inutile nasconderlo. La presenza di plantigradi in queste zone è acclarata da tempo ma è la concentrazione di tanti esemplari in un unico punto a non lasciare tranquilli”

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SAN LORENZO IN BANALE. Alessia Baldessari li ha visti in lontananza, nei prati nella parte bassa della Val d'Ambiez. Venerdì 26 maggio mattina, come fa quasi tutti i giorni, stava camminando lungo il sentiero che da San Lorenzo in Banale, dove vive, porta verso malga Asbelz quando, guadando in basso, in lontananza, li ha visti. Prima uno, poi altri due. Poi ancora un'altra coppia, e un'altra ancora. Sette esemplari, tutti a pochi metri l'uno dall'altro.

Alessia aveva con sé la macchina fotografica, il che le ha permesso di immortalare il tutto utilizzando lo zoom senza che ne risenta la qualità delle immagini. Che ora saranno utili anche agli uomini del corpo forestale della Provincia per cercare di capirne di più su questo "incontro" senz'altro anomalo per il numero di orsi concentrati in una stessa zona.

L'ipotesi che viene spontanea è che si tratti di una mamma con i cuccioli ma sul punto sono in corso accertamenti. Quel che è certo è che - nonostante l'avvistamento sia avvenuto in una località comunque in quota e di per sé non rappresenti un allarme - nella comunità di San Lorenzo Dorsino non c'è troppa tranquillità, come spiega la sindaca Ilaria Rigotti: «La preoccupazione c'è, inutile nasconderlo. La presenza di orsi in queste zone è acclarata da tempo ma è la concentrazione di tanti esemplari in un unico punto a non lasciare tranquilli. Anche perché i passaggi in paese non sono infrequenti. Non regolari, non costanti, ma solo qualche settimana fa, all'inizio di maggio, un passaggio di un orso vicino alle case è stato segnalato».

Ora la sindaca attende lumi dalla forestale, per capirne di più: «È necessario gestire una situazione che rischia concretamente di sfuggire al controllo di chi dovrebbe garantire una serena coesistenza. L'orso idealmente piace a tutti, chi è contro l'orso? Poi però se la sua presenza finisce per rappresentare una minaccia le cose cambiano. Sia per quel che riguarda la sicurezza e la serenità dei residenti che per quel che riguarda il turismo. Qui è una voce importantissima e siamo a fine maggio. Già da settimane le strutture dela zona stanno ricevendo qualche disdetta per paura di incontri pericolosi, non vorremmo che l'episodio della Val d'Ambiez rappresentasse un'ulteriore minaccia anche dal punto di vista economico».

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