Storo / Commercio

A Storo finisce un’epoca, le sorelle Grassi lasciano: “Troppe spese e burocrazia”

Si chiude un'avventura iniziata con il nonno Marco, il 30 aprile sarà l'ultimo giorno: “Non c’è più la possibilità di andare avanti”

di Giuliano Beltrami

STORO. Finisce un'epoca... Quante volte abbiamo scritto questa frase? Ogni volta che in un paese chiude la bottega, l'edicola, il bar, il negozio di scarpe si usa la frase, che infatti puzza un po' di vecchiotto. Però è vero: quando le serrande si abbassano per l'ultima volta, ai clienti viene un po' di magone. Ah, le abitudini! Incontrare per anni le stesse commesse che sanno quanti pani vuoi e conoscono i segreti della tua salute...Succede così anche stavolta: il negozio delle sorelle Grassi, un'attività commerciale storica di Storo, il 30 aprile 2022 chiuderà i battenti.

"Il 30 aprile - commenta con un pizzico di commozione Giuseppina - non lo abbiamo voluto noi, ma è simbolico: pensa che quel giorno era nato nostro padre, che aveva lanciato il negozio". Non lo hanno voluto, ma c'è di mezzo la pensione, perciò la storia è finita. Ed è una storia lunga. Nata addirittura dopo la guerra, quando nonno Marco tornò a casa con i problemi di un reduce. Non stupisca i più giovani (quelli erano altri tempi che speriamo non ritornino), ma allora l'Amministrazione comunale a quelli come lui consegnò delle licenze commerciali perché potessero rifarsi una vita.

Tabacchi, alimentari e generi vari. Verrebbe da dire: tutto ciò che contiene un centro commerciale. Sì, ma in miniatura. La licenza c'era, ma Marco era più avvezzo alla stalla, mentre toccava a nonna Giuseppina condurre la bottega.

Arrivano gli anni Sessanta, e il figlio Giacomo prende in mano l'attività. A dire il vero non aveva molta intenzione di mettersi nel commercio, perché in quel tempo lavorava a Madonna di Campiglio con l'impresa Grassi, in pieno boom edilizio. Però fu colpito non da una, ma da tre ernie al disco, perciò dovette ritornare al paese.

1966: è l'anno della partenza del nuovo negozio, costruito quasi di fronte a quello originario. A dare una mano a papà Giacomo sono arrivate, man mano che terminavano la scuola e crescevano, le tre sorelle Giuseppina, Irene ed Orsolina (nella foto).

Società di famiglia fino al 1996, quando Giacomo ha abbandonato le fatiche terrene, ma le sorelle hanno mantenuto la ragione sociale: "Grassi Giacomo snc". Nel 2018 è mancata anche la mamma. A quel punto le sorelle hanno deciso: il negozio è stato intestato alla più piccola, Orsolina. Che oggi si sta avvicinando alla data fatidica del pensionamento.

"Avessimo il negozio nostro - raccontano le sorelle - Orsolina avrebbe potuto andare avanti, ma il mondo è diventato complicato. Troppe spese e troppa burocrazia. Meglio dare un addio". Dopo tanti anni di attività, diciamolo, un pizzico di nostalgia viene alle sorelle. Poi bisogna farsene una ragione.

"Si paga l'affitto, e già questo è un punto a favore della chiusura. In secondo luogo abbiamo cinque figli, grazie al Cielo tutti laureati e ognuno con il proprio lavoro. Non hanno intenzione di seguire le nostre orme, perciò cosa vuoi fare? Meglio chiudere".

Insieme alla nostalgia sgorga anche la gratitudine dalla voce di Giuseppina, Irene e Orsolina. "Vorremmo - lo dicono a chiare lettere - esprimere la riconoscenza a tutti i clienti e alle persone che ci hanno voluto bene. Sai quanti ci dicono 'ripensateci'? Ma c'è un tempo per tutto. C'è perfino chi ha dichiarato di fare una petizione. Ma ogni storia, anche la più bella, ha un finale".

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