A Campiglio per lo scialpinismo Turisti scoperti e denunciati

Evidentemente non per tutti è facile comprendere indicazioni piuttosto chiare. È il caso, in questi giorni segnate da restrizioni fondamentali per la tutela di tutti, di almeno tre turisti che nella mattinta di ieri sono stati sorpresi dalle forze dell’ordine mentre erano impegnati a dedicarsi allo scialpinismo nella zona di Madonna di Campiglio.

Erano arrivati da fuori regione - in almeno un paio di casi da province lombarde - in barba a restrizioni e divieti. Sono stati però notati da alcuni residenti che hanno subito contattato il 112, con i carabinieri che li hanno raggiunti ed identificati.

L’attività in montagna da giorni era fortemente sconsigliata anche agli stessi residenti nelle zone in quota dal Soccorso alpino che aveva sottolineato l’importanza di non correre rischi che possano impegnare personale medico. Ma in questo caso si parla di veri e propri irresponsabili che hanno deliberatamente raggiunto il Trentino da fuori regione in barba alle indicazioni che ormai tutti conoscono da giorni. Gli scialpinisti dopo essere stati denunciati sono stati invitati a tornare nei comuni di residenza.

Dai quali - è bene ricordarlo vista questa surreale vicenda - si può uscire solo per inderogabili necessità, come ragioni di salute o esigenza di raggiungere il posto di lavoro. Certo, anche per un amante della montagna le pelli possono rappresentare un’inderogabile necessità. Ma di fronte alla quale si può - e soprattutto, ora, si deve - portare pazienza e non comportarsi da irresponsabili.

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