A Pieve di Bono - Prezzo il consiglio comunale "si accende" sull'illuminazione pubblica

Seduta con molti spunti di discussione per il consiglio comunale di Pieve di Bono-Prezzo, che si è riunito per un ordine del giorno di otto punti, variegato nei temi. Dopo il saluto al nuovo segretario dottoressa Elsa Masè, che ha preso servizio a seguito della mobilità espletata nei mesi scorsi, si è iniziato con la convalida, all’unanimità, della surroga del consigliere (e assessore) dimissionario Michele Bazzoli (ringraziato per l’impegno dedicato per molti anni all’amministrazione), recentemente nominato alla presidenza della APSP Padre Odone Nicolini di Strada, con il primo dei non eletti della lista «Impegno per la Pieve», Damiano Gilardoni.
L’assemblea s’è accesa sull’esame del progetto per il secondo lotto degli interventi di riqualificazione ed efficentamento dell’illuminazione pubblica delle frazioni di Creto, Strada, Por e Cologna, costo complessivo 740.000 euro, affidato alla società in house E.s.co. del Chiese, che a sua volta ha incaricato della progettazione l’ing. Luca Lorenzetti di Pinzolo. Richiamate dal sindaco Attilio Maestri le disposizioni e impegni assunti dal comune in tema energetico con l’adozione del Piano regolatore dell’Illuminazione comunale (PRIC), il capogruppo di Rinnoviamo Insieme, Daniele Tarolli, ha chiesto se si fosse valutata la soluzione con l’utilizzo di pali dotati di autonomo impianto fotovoltaico, quali i benefici economici derivassero al comune dall’intervento e chiarimenti sul compenso richiesto da Esco per l’incarico assegnato. 
Il tecnico Lorenzetti ha spiegato come la soluzione con fotovoltaico sia improponibile in un contesto urbano come quello oggetto dell’opera, mentre per quanto riguarda il risparmio sui consumi, calcolato sulla sola sostituzione delle lampade, si possa parlare di un buon 50%, con punte dell’80% a fronte di un risultato sicuramente di maggior qualità e rispettoso dell’ambiente. 
Il direttore di Esco, Mario Eccli, ha spiegato nel dettaglio come il compenso sia giustificato rispetto agli impegni assolti dal momento dell’incarico, fino alla consegna «chiavi in mano» di quanto richiesto. 
Il consigliere di minoranza Fausto Ceschinelli, ha poi rivolto al sindaco due critiche sulla sostenibilità economica che, secondo le sue stime, con i risparmi previsti, ha tempi di rientro di circa cinquant’anni, «quindi questi soldi potevano essere spesi in qualcosa di più redditizio per il comune, e come Esco non sia una soluzione per i comuni che, se gestissero in autonomia tali opere, potrebbero risparmiare gli oneri pagati alla società, visto che poi non è vero, come è stato detto, che parte degli stessi ritornano al comune come dividendi, non essendone ad oggi mai arrivati».
Il sindaco ha risposto smentendo la questione dei dividendi, confermando che «negli gli anni gli stessi sono stati erogati, e come sulle opere di infrastrutturazione è assurdo parlare di tempi di ritorno, pur non trascurabili, trattandosi di interventi volti, oltre che al rispetto di dettami normativi, a migliorare i servizi nei paesi e la qualità della vita delle comunità, compito prioritario di ogni amministrazione; altrimenti, seguendo tale ragionamento, non si vede quali tempi di rientro o valenza economica possano avere interventi, per citare voci già a bilancio comunale per cifre consistenti, come l’asfaltatura delle strade o la ristrutturazione e messa a norma di una scuola».
Terminata la scaramuccia sul punto (approvato con i voti favorevoli della maggioranza, astenuta la minoranza), il consiglio è, invece, proseguito poi con tranquillità e ampia condivisione, approvando all’unanimità il nuovo statuto del comune di Pieve di Bono-Prezzo, elaborato dopo la fusione, due regolamenti comunali sul personale e quello sulla pulizia dei camini (quest’ultimo oggetto di una mozione precedentemente approvata dal consiglio su proposta del gruppo Rinnoviamo Insieme), peraltro già vagliati e approvati dall’apposita commissione consiliare composta dal sindaco, dall’assessore Celestino Boldrini e dal consigliere Fausto Ceschinelli, riunitasi nelle scorse settimane.

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