Centrale sul fiume Chiese, dubbi dei 5 Stelle

di Giuliano Beltrami

Lunedì 9 ottobre, all’incontro organizzato sul deflusso minimo vitale del Chiese dagli Amici della Terra, i presenti saltarono sulla sedia sentendo parlare Alex Marini (ex presidente di «Più Democrazia in Trentino») del progetto per una centrale sul Chiese. L’unico che poteva non saltare sulla sedia era il sindaco di Bondone, che conosce e condivide il progetto, ma non c’era. Ora i 5 Stelle hanno presentato un’interrogazione in Provincia sul tema.
 
Partiamo da lontano. Nel 2013 la Esco Bim e Comuni del Chiese Spa avrebbe commissionato alla STA Engeneering di Trento (società del settore) la progettazione definitiva ed il rilievo topografico per un impianto idroelettrico sul Chiese nel Comune di Bondone dal valore di 2.165.000 euro. Usiamo il condizionale perché la notizia è sul sito della società trentina, ma è smentita dall’attuale presidente della Esco.
 
L’impianto (produzione media annua prevista di 2.080.000 chilowattora) dovrebbe sorgere a valle della confluenza fra Chiese e Caffaro, praticamente alla foce sul lago d’Idro. Caratteristiche tecniche: traversa fluviale con 4 paratoie a ventola; canali di presa e scarico con 4 coclee ed edificio generatori; scala di risalita pesci; edificio con locali quadri, trasformatore, consegna, misura e gruppo di continuità; opere localizzate in sinistra orografica del fiume, dove si prevede la realizzazione dei canali per l’alloggiamento delle coclee idrauliche e l’edificio generatori.
 
Esco Bim e Comuni del Chiese Spa, contattando la ditta che ha depositato la domanda di concessione, ha appurato la possibilità di subingresso nella domanda a patto di rispettare precise condizioni: 5.000 euro per subentro nella concessione; 12.000 euro per l’acquisizione del progetto preliminare; impegno di affidare la progettazione definitiva, esecutiva e direzione lavori alla STA Engeneering.
Partendo dal presupposto che potrebbero esserci ulteriori casi analoghi, che ha fatto la Esco? Ha deliberato di pubblicare un avviso per «sollecitare manifestazioni di interesse», da mandare a tutti i soci (i Comuni del Chiese).
 
Domande dei 5 Stelle: conosce la Giunta provinciale i fatti? Ritiene che il «Contratto di cessione domanda di concessione a derivare» e relativo progetto preliminare, nel quale vi è l’impegno di affidare la progettazione definitiva, esecutiva e direzione lavori a STA Engineering, risponda ad un affidamento legittimo dei servizi pubblici da parte dei comuni coinvolti in un quadro di tutela prioritaria degli utenti? La modalità di subentro nella domanda di concessione e di assunzione di vincoli e impegni nei confronti di STA Engineering è conforme alle disposizioni sugli appalti e sui contratti pubblici dei comuni?
 
Infine, le irregolarità o presunte tali: prima di tutte - secondo i grillini - la inosservanza del regolamento del Comitato di controllo, con relativa mancanza delle firme di 5  rappresentanti comunali su 6 sul verbale; in secondo luogo l’apparente inosservanza dello statuto in ordine al mancato trasferimento dell’esito della seduta del 22 marzo 2016 all’Assemblea consortile ed ai Consigli comunali coinvolti. 
In altre parole, non è chiaro se le responsabilità per la mancata trasmissione ai consigli comunali di ciò che è avvenuto nella seduta del 22 marzo 2016 siano ascrivibili al presidente del Comitato di controllo analogo e presente in rappresentanza del Bim, Luca Mezzi, o ai delegati dei comuni che hanno ratificato la delibera. 

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