Sette alloggi per anziani in sinergia tra Cedis e Acli

Si chiama «Residenza Acli anziani Cedis», è stata realizzata grazie alla collaborazione fra il Consorzio elettrico di Storo e Acli anziani e ha permesso di ricavare nella vecchia sede del Consorzio, in via Garibaldi 136 (la strada principale del paesone del Chiese) e nella Casa Necolì (di proprietà della famiglia Demadonna e acquistata dal Cedis), sette appartamenti, l’ufficio per il segretariato sociale Acli e grazie ad un’altra collaborazione, stavolta fra il Cedis, il Comune di Storo e il Bim del Chiese, tre locali destinati al co-working, termine complicato per spiegare (in parole che possono essere semplicistiche) il lavoro in sinergia e insieme per stimolare l’apertura di nuove partite Iva di giovani del terziario, progetto cui tengono particolarmente Cedis e amministrazione comunale storese. Sabato 8 aprile alle 10, verrà inaugurato ufficialmente il complesso, alla presenza delle autorità. Per l’occasione, come spiega il presidente del Cedis Giorgio Rossi, «verrà mostrato il vicino capitello, Capitèl da Regola, che fu realizzato in ricordo della peste del 1855 e che il Cedis ha restaurato a beneficio della comunità locale».

La cerimonia prevede i discorsi di rito, cui seguirà la benedizione della residenza e del capitello. In conclusione non può mancare il rinfresco. Cinque anni fa il Cedis avviò il rapporto con Acli Anziani, che nelle Giudicarie aveva già operato più di un intervento in accordo con Cooperative per ristrutturare edifici da adibire ad appartamenti per anziani. Erano i tempi «della grande crisi» del Cedis, quando il Consiglio di amministrazione era stato esautorato dalla Provincia e sostituito dal commissario, nella persona di Maurizio Postal. Nonostante le difficoltà Postal decise di intraprendere il rapporto con Acli Anziani.Il risultato sarà presentato sabato.

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