Sedotto e abbandonato «Si è presa 200mila euro»

Le nozze fra un ottantenne delle Giudicarie e una badante. Ma la donna se ne è tornata nel suo Paese

di Flavia Pedrini

L'amore per la badante che assisteva un amico, poi le nozze con lei ed infine i prestiti di denaro alla donna di cui si fidava, perché potesse assistere la madre malata e sistemare la vecchia casa di famiglia. Fino ad un viaggio in Moldavia dal quale la moglie non è più rientrata, lasciando l'uomo che l'aveva sposata senza un aiuto e con il conto alleggerito: nel corso del matrimonio le avrebbe infatti dato circa 200 mila euro. È così approdata in tribunale la storia d'amore - o presunta tale - fra un ottantenne delle Giudicarie ed una 55enne moldava, che - dopo la denuncia dell'anziano - è finita a processo con l'accusa di violazione degli obblighi di assistenza familiare.

Secondo l'accusa la donna nell'ottobre 2015 era tornata nel suo Paese d'origine, «riferendo che vi sarebbe rimasta solo alcune settimane», ma «non tornava più in Italia, non rispondeva alle telefonate del marito, abbandonava il domicilio domestico, lasciando da solo il coniuge», con cui si era sposata due anni prima e da cui «in costanza di matrimonio» aveva ottenuto circa 200mila euro. 

La vicenda è successa nelle Giudicarie ed ha imboccati i binari penali dopo la denuncia sporta dall'anziano. La vittima aveva conosciuto la futura moglie grazie ad un amico in comune, presso il quale la donna lavorava come badante. I due, nonostante la differenza di età, hanno iniziato a frequentarsi e il rapporto sentimentale è cresciuto, tanto che la donna avrebbe proposto all'anziano di vivere insieme. L'ottantenne, che in lei aveva trovato una spalla e una compagna di vita, non aveva esitato ad acconsentire e così i due nel 2013 si erano sposati. Visto che le condizioni economiche del marito erano buone, la donna aveva anche smesso di lavorare come badante, per dedicarsi solo alla nuova famiglia.

Insomma, sulla carta tutto sembrava procedere per il meglio. Con un unico neo, suonato solo a posteriori come un campanello di allarme: la moglie avrebbe spesso attinto alle finanze dell'ottantenne per aiutare familiari che vivevano in Moldavia. Prestiti, almeno sulla carta, per venire in soccorso alla madre malata, sistemare l'abitazione o dare un sostegno ad altri parenti. All'inizio l'uomo non avrebbe esitato ad aprire i cordoni della borsa, convinto di potersi fidare della donna che aveva sposato: spesso, infatti, la moglie faceva rientro a casa sua, spiegando di doversi occupare dei propri cari. Persone lontane, certo, ma pur sempre la famiglia della donna che amava ed aveva sposato. Ma le richieste di denaro si sarebbero fatte sempre più onerose, fino a quella da 100mila euro, che avrebbe dovuto permetterle di sistemare definitivamente l'abitazione in cui era nata. Anche in questo caso l'anziano aveva acconsentito e provveduto a versare la somma richiesta.

Dopo quell'ultimo prestito - siamo ad ottobre 2015 - la donna è partita per l'ennesimo viaggio. Ma questa volta le telefonate si sarebbero fatte sempre più rade e solo dopo molti tentativi il marito era riuscito a parlare con la donna. Il tempo di permanenza, inizialmente previsto di qualche settimana, si sarebbe via via allungato, tanto da fare temere all'uomo che non avrebbe più rivisto la moglie. E così è stato: dopo un'ultima telefonata carica di tensione la 55enne sarebbe scomparsa nel nulla. 

Per l'uomo, alla delusione sentimentale, si sono aggiunti anche i problemi di gestione nella vita di ogni giorno: la donna si prendeva cura di lui e si occupava della casa. Convinto che la donna avesse solo approfittato di lui e della sua generosità - alla fine l'anziano ha dunque sporto denuncia.

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