Storo, appello ai fedeli per il campane

«Anche noi, come tutti, subiamo l’usura del tempo e ora abbiamo bisogno del vostro aiuto».

È questo, in estrema sintesi, il succo di un appello accorato che appare in questi giorni sul bollettino parrocchiale di Storo. Quell’ «anche noi» è cantato dalle campane della chiesa di San Floriano, la chiesa madre di Storo, «perché se potessero parlare - dice l’appello - questo direbbero».

C'è bisogno di 12 mila euro per porre rimediio. Infatti la campana maggiore si è scheggiata. «Prima che si formi una crepa va riparata», affermano in parrocchia. Ma l’elenco non finisce qua: «I batacchi vanno accorciati e incornati, prima che cadano di sotto. I motori hanno bisogno di manutenzione e i freni vanno sostituiti. La struttura portante va revisionata e consolidata».

Insomma, la voce della chiesa deve tornare forte ed argentina, anche se non è più la voce del tempo contadino, quando ad ogni suono di campana corrispondeva un messaggio verso la comunità: la nascita, la morte, il matrimonio, il funerale, l’incendio in paese, oltre all’Ave Maria, l’Angelus e via suonando.

Oggi, anzi, si corre il rischio (già corso altrove, va detto non a Storo) che ci sia chi si lamenta perché il suono delle campane disturba la quiete pubblica.


Il Consiglio per gli affari economici, in accordo col parroco, «ritiene che questi lavori siano indispensabili e urgenti. Perciò ha previsto di effettuarli entro fine anno. Purtroppo - si legge nel bollettino - mantenere in buono stato le nostre chiese è impegnativo: tante sono le cose da controllare e riparare». E qui arriva il succo dell’appello: la richiesta ai fedeli di «partecipare», ognuno secondo la propria possibilità, con un’offerta da depositare in chiesa durante le messe. Si sa, siamo in periodi di vacche magre: quelle dell’ente pubblico, poi, sono difficili da mungere.

comments powered by Disqus