Ponte Arche, la nuova viabilità non piace ai commercianti

La polemica è ancora elevata e il malcontento cresce per la prova di viabilità alternativa che il comune di Comano Terme ha messo in atto a partire dalla metà di luglio fino alla seconda metà di agosto: è in corso una raccolta firme nel paese di Ponte Arche contro le decisioni prese in tema viabilistico.

A farsi sentire per primi sul tema, all’indomani dell’attuazione della nuova viabilità, i commercianti di Piazza Mercato che valutano molto penalizzante la chiusura dell’accesso alla piazza dal Ponte delle Tre Arche, che costringe chi arriva dalla zona del Banale o da Trento - lì deviato dall’accesso al paese chiuso in favore di un transito lungo il Ponte dei Servi e poi a monte dell’abitato di Ponte Arche - a proseguire verso via Lungo Sarca, rientrare in paese dalla zona industriale al bivio dove via Lungo Sarca si immette sulla SS237 del Caffaro e infine, per accedere alla piazza, arrivare fino al bivio fra cassa rurale e Ceis e da lì scendere.

«Un giro dell’oca che scoraggia i potenziali consumatori che vanno a rivolgersi da altre parti, in particolare per quei beni che vanno consumati in giornata» avevano detto, e continuano a pensarla così, i commercianti di Piazza Mercato che parlano anche di numeri sconfortanti nelle vendite in seguito alla chiusura di quell’accesso. E ora stanno raccogliendo le firme perché il comune li incontri nuovamente e accolga proposte diverse da quella messa in atto. La lettera non è ancora definitiva, ma le firme stanno arrivando e pare raccolgano anche i malumori di altri cittadini: «Il malcontento non è solo per Piazza Mercato - spiega Marco Riccadonna, titolare della Cartolibreria storica all’angolo della piazza - un po’ tutta questa viabilità non piace, c’è tanta gente arrabbiata che appoggia il nostro modo di vedere e la nostra iniziativa». 

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