Picchia le guardie zoofile Pastore finisce agli arresti

È finito ai domiciliari nel centro dell’Alto Garda in cui vive, il pastore che ieri mattina è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Riva del Garda al termine di un violento alterco con due guardie zoofile dell’Enpa, l’ente nazionale per la protezione degli animali.
L’uomo, A. G., cinquantasette anni, si trovava a Fiavé assieme al suo gregge e ai suoi due cani quando ha visto arrivare verso di sé le due guardie, volontari della sede del capoluogo dell’ente ma a tutti gli effetti pubblici ufficiali, equiparate dall’ordinamento alle guardie giurate particolari e con qualifica di ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria.

Il loro intervento sarebbe stato richiesto da alcuni cittadini che avrebbero denunciato lo stato di malnutrizione in cui avrebbero versato i due cani del pastore ed i ripetuti maltrattamenti ai quali questi sarebbero stati sottoposti.

Secondo la ricostruzione effettuata in base agli elementi ed alle testimonianze raccolte dai carabinieri, alla vista delle due guardie zoofile il cinquantasettenne avrebbe reagito violentemente, scagliandosi contro di loro con insulti e minacce. La situazione sarebbe poi definitivamente precipitata non appena il cinquantasettenne ha visto una delle due guardie zoofile estrarre una macchina fotografica per documentare le condizioni in cui versavano i due cani del pastore. A quel punto l’uomo avrebbe fisicamente aggredito i due pubblici ufficiali dell’Enpa trentino tentando a più riprese di strappare l’apparecchio dalle mani della guardia. Tentativi che alla fine sarebbero andati a buon fine dato che il cinquantasettenne sarebbe riuscito ad impadronirsi della macchina fotografica trattenendola con sé e rifiutandosi di riconsegnarla al legittimo proprietario.

A quel punto le guardie zoofile hanno allertato il 112 ed a Fiavé sono intervenuti i militari dell’Arma. Neppure il loro arrivo ha portato il cinquantasettenne a calmarsi ed anche i carabinieri hanno impiegato qualche minuto buono per calmare il pastore.
Dopodiché hanno proceduto a trasferirlo in caserma per ricostruire l’accaduto: il cinquantasettenne è stato successivamente arrestato con le accuse di minacce e resistenza oltre che per furto con strappo: solo dopo le insistenti richieste dei carabinieri, infatti, l’uomo ha affidato loro la macchina fotografica. Il cinquantasettenne, assistito dal legale Claudio Tasin, si trova ora ai domiciliari, in attesa della direttissima prevista per oggi.

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