Giudicarie senza gattile

«Non se ne può più». Si sfoga Gianfranco Pampo, presidente dell’Apag (Associazione protezione animali nelle Giudicarie) che da anni porta avanti una battaglia (per ora persa, ma si sa, le guerre sono lunghe) per ottenere un gattile a Tione.
«La nostra Associazione opera con pochissimi mezzi e tanta buona volontà dei soci, che provvedono ad ospitare in casa i gatti ritrovati e ad affidarli in famiglia dopo le cure necessarie», spiega Pampo, che se la prende con le amministrazioni giudicariesi. «Nonostante nel resto del Trentino si facciano convenzioni e si aprano nuovi rifugi, qui da noi non c’è volontà da parte di nessuno per cercare una soluzione verso questa carenza, né da parte della Comunità di Valle, né da parte dei tanti Comuni della zona».
E qui Pampo infila il dito in una piaga che spruzza sangue per l’Apag. «Avevamo un rifugio in località Stele, in quel di Tione - racconta - ma il sindaco di Tione ci ha negato un contributo, anche minimo, per l’energia elettrica, mandando in malora un punto di riferimento per tutti coloro che non volevano tenere dei gattini appena nati o dei cani diventati ingombranti».
Lo sfogo del presidente continua: «Spesso abbiamo trovato cartoni contenenti animali che le nostre socie volontarie hanno curato e sfamato per poi affidarli a famiglie di tutta la regione. Nel 2014, per capirci, abbiamo affidato 86 gatti e trovato casa per una decina di cani, tutti animali che abbiamo sottoposto a visita veterinaria, vaccinazione e cure, quindi tutti animali sani, beninteso». Come vive l’associazione? Capitolo doloroso, anche se con alcune note positive. Capitolo dei dolori: soldi pubblici zero. Note positive: «Viviamo con le tessere dei soci - comunica Pampo - che sono quasi 200. Ci sono le tessere e c’è il cinque per mille. Alcuni Comuni (in verità pochissimi) si fanno carico di quanto necessita agli animali trovati sul loro territorio, pagando la sterilizzazione all’Azienda sanitaria o facendo convenzioni con veterinari privati. Poi c’è l’intervento in emergenza da parte delle forze dell’ordine o dei pompieri. Ma lì siamo nel campo dell’emergenza e basta».
In proposito Gianfranco Pampo ricorda la staffetta effettuata dai Carabinieri di Storo e dalle Polizie locali del Chiese e della Busa di Tione per salvare e successivamente affidare tre gattini gettati in un torrente e quindi a rischio di morte sicura. «Hanno dimostrato un alto senso di civiltà - commenta - che merita un plauso ed un ringraziamento».

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