Tione, sanità e ospedale

Da una parte il Consiglio della salute (sindaci o loro delegati), assessori e capigruppo della Comunità di Valle ed il consigliere provinciale Mario Tonina  (invitato che non manca mai), dall’altra la presidente della Comunità Patrizia Ballardini, l’assessora provinciale Donata Borgonovo Re, il direttore dell’Azienda sanitaria Luciano Flor e Spiros Moghadam. Sul tavolo il Piano della salute, ma anche i problemi più terra terra, ossia il controverso rapporto con l’ospedale di Tione.

Premessa di Ballardini: «Siamo contenti che siano state recepite le nostre osservazioni». Premessa di Borgonovo Re: «Stiamo presentando il Piano della salute decennale, che non va confuso con il Piano sanitario». Il Piano viene presentato da Moghadam, che intrattiene gli uditori su parole come prevenzione, promozione della salute, etica e stili di vita sani, sulla necessità di evitare le morti precoci, sulla riduzione delle disuguaglianze sociali. Gli fa eco Flor, che sottolinea come si debba parlare di salute, «mentre per troppi anni si è parlato di malattia. Con l’aumento degli investimenti cresce anche la salute; ad un certo punto però la salute non cresce più. Aggiungere anni alla vita non è sufficiente; bisogna aggiungere salute agli anni».

Parole sagge, ma... Irrompe Mattia Gottardi (sindaco di Tione), che si autodefinisce «gretto materialista» e vuol sapere il futuro del punto nascite e del pronto soccorso. «Sul punto nascite nulla da dire», risponde l’assessora, che attende risposte da Roma: «Allora diremo». E sul pronto soccorso, il cui progetto, come si ricorderà, è stato bocciato dalla Commissione edilizia tionese? Flor tranquillizza: «Entro il 15 aprile ci ripresenteremo a Tione con il nuovo progetto. Si recupera la camera calda esistente. Si utilizzerà il pronto soccorso esistente. Poi si dovrà rispettare l’iter di gara, ma ragionevolmente faremo il bando entro l’estate. I lavori del pronto soccorso finiranno entro il 2015, anche perché facciamo solo lavori interni».

E una tessera è a posto, a quanto pare. Però Gigi Olivieri (assessore alle politiche sociali della Comunità) dà appuntamento ad assessora e direttore per parlare del futuro dell’ospedale, «quando avranno risposte da darci». Tuttavia per una volta abbandona i toni da tribuno dei giudicariesi per distillare un pizzico di orgoglio: «Siamo l’unica Comunità ad aver inviato osservazioni, recepite. La strada imboccata è corretta». Ma non tutti la pensano così. La lingua batte dove il dente duole, e il dente dolente è all’ospedale di Tione.

Giuseppe Cervi (capogruppo Lega Nord in Comunità) ed il suo collega Marcello Mosca (capogruppo Upt) riportano la questione in terra giudicariese. «Bellissimo il Piano – esordisce il primo – ma i risultati li vedremo fra 30 anni. Intanto si va verso l’accentramento dei servizi». «Ottimo Piano - si scalda il secondo - ma dov’è la concretezza? Due anni fa ci avete detto che il pronto soccorso non si sarebbe ristrutturato nell’ala vecchia; oggi ci dite che lo sistemate lì. Persi due anni». E giù, la filippica sui cittadini di serie A e di serie B: «Io pago le tasse come quelli che abitano sull’asta dell’Adige e ho meno servizi. Allora mi si riducano le tasse. In dicembre la Giunta provinciale ha parlato dell’affidamento di almeno un mandato in un ospedale periferico. Poi sento che a Tione si parla di flebologia. Ma in una zona come la nostra in cui si produce con il turismo una bella fetta del pil provinciale non è meglio ortopedia?».

Ha un bel dire Donata Borgonovo Re, «smettiamola di parlare di ospedali: si deve parlare di salute, non di malattia». Qui il vissuto è quello.

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