Sindaco di Fiavé: Angelo Zambotti sfiderà la Aloisi

Arriva una seconda lista in lizza per la poltrona di sindaco di Fiavé oltre a quella già annunciata dell'attuale primo cittadino in carica Nicoletta Aloisi . E a farsi avanti come candidato alla poltrona di primo cittadino è il giovane Angelo Zambotti : 31 anni fra una settimana, maturità classica, appassionatissimo di calcio e organizzatore di eventi sportivi, tanto che ne ha fatto una professione diventando giornalista sportivo e co-fondatore del Gruppo Giovani di Fiavé nel 2006. Poche righe per una biografia e un candidato giovane considerando gli standard anagrafici degli amministratori, ma Zambotti è molto conosciuto in valle, complice la sua professione oltre ad un'intensa attività all'interno della comunità fiavetana.
Una decisione arrivata dopo diversi incontri e movimenti che in queste settimane sono nati in parte attorno alla minoranza consigliare uscente e in parte attorno a nuove forze che si pongono, a distanza di cinque anni, come alternativa all'amministrazione uscente e auspicano un cambiamento al vertice del comune giudicariese.
Sul nome di Zambotti ci si è concentrati negli ultimissimi giorni, dopo che nei mesi scorsi il candidato più quotato pareva essere Enzo Caresani , comandante dei vigili del fuoco volontari di Fiavé. Ma le cose sono cambiate nel giro di poche ore, e il nome di Angelo Zambotti è uscito un po' a sorpresa dall'ultima riunione di un gruppo di paesani, solo in parte riconducibile all'attuale minoranza.
Uscito a sorpresa, anche se un interesse per la vita politica e amministrativa del paese Zambotti lo aveva già mostrato candidando, cinque anni fa, nella lista che sosteneva Paolo Bronzini . Obiettivo della nuova compagine: «Un netto cambio di direzione rispetto alla gestione Aloisi ? spiega Zambotti - e riuscire a superare antichi rancori che in un paese di mille abitanti non hanno molto senso. Ci teniamo al futuro di Fiavé ma inserito nel contesto delle Giudicarie Esteriori: lavoreremo per dare un peso al paese e al suo ruolo nella valle». D. R.

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