Alcolici a una ragazzina che poi finisce in ospedale Licenza sospesa per un bar

Nonostante avesse solo 14 anni, una ragazzina fiemmese aveva potuto tranquillamente consumare alcolici, tanto da rimediare un'intossicazione che l'aveva fatta finire in ospedale.

Ora la ragazzina sta bene, ma l'episodio - opportunamente - non è passato inosservato ed ora costerà una settimana di stop ai titolari del bar di Predazzo dove la giovane si era ubriacata. A seguito dell'intervento dei sanitari, qualche settimana fa, i militari dell'Arma della compagnia di Cavalese avevano raggiunto il locale, il bar Caorer di Predazzo, verificando come la quattordicenne non fosse l'unica minorenne che in quell'occasione aveva potuto consumare alcolici al pari di avventori maggiorenni.
Gli elementi raccolti in quella serata, erano andati ad unirsi ad altre segnalazioni legate sempre al locale ospitato nell'omonimo vicolo, nel cuore di Predazzo, a pochi passi dall'incrocio tra via Trento e via IX novembre, da cui si sale a Bellamonte e a passo Rolle.

I militari dell'Arma fiemmesi hanno così attivato la questura di Trento, competente per quel che riguarda l'adozione di provvedimenti legati ai pubblici esercizi.

Il questore Claudio Cracovia, nella giornata di ieri, ha disposto - in base al testo unico delle leggi di pubblica sicurezza - la sospensione della licenza di somministrazione bevande alcoliche nei confronti del bar. Lo stop all'attività sarà di sette giorni, a partire da quest'oggi.

La sospensione della licenza è stata disposta non solo per la gravità dell'episodio che aveva coinvolto la quattordicenne ma anche in base al lavoro di monitoraggio svolto costantemente dai carabinieri della compagnia di Cavalese, che da qualche tempo stavano tenendo d'occhio quello che accadeva all'interno del locale, dove - stando agli elementi raccolti dai militari dell'Arma - non era infrequente che anche a minorenni venisse servito dell'alcol, nonostante precise norme ne vietino la somministrazione.

Il questore, sulla base degli elementi acquisiti dai carabinieri, ha parlato infatti di «diversi episodi che destano particolare allarme sociale e che, nel loro insieme, possono costituire un grave pericolo per l'ordine e la sicurezza pubblica» e di «reiterata somministrazione di bevande alcoliche a minori, riscontrata nel corso dell'attività svolta dai militari dell'Arma».
Il comandante della compagnia di Cavalese Enzo Molinari ha spiegato come «quella del costante controllo nei locali pubblici» sia «una attività importante, soprattutto a tutela dei più giovani, che spesso sottovalutano i pericoli legati al consumo di alcol».
Per questo «il lavoro di monitoraggio continuerà, sia per rispetto di tutti gli esercenti, la stragrande maggioranza, che rispettano e fanno rispettare le regole sia per tutelare e sensibilizzare i ragazzi su un tema tanto delicato».

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