Gilmozzi: «Non chiudo i passi ma il traffico va gestito»

«Non vogliamo chiudere i passi dolomitici, ma veniamo a proporvi un processo per riqualificarli, ragionando sulla sostenibilità anche come innovazione del prodotto turistico». Lo ha detto l’assessore provinciale trentino alle infrastrutture e ambiente, Mauro Gilmozzi, in apertura dei lavori a Pozza di Fassa nell’incontro fra assessori competenti delle amministrazioni trentina e altoatesina, sindaci di vari Comuni dolomitici (Canazei, Vigo di Fassa, Ortisei, Selva Gardena, Livinallongo) e operatori economici che svolgono la loro attività sui passi intorno al gruppo del Sella-Pordoi.

Il tema della mobilità e sviluppo sostenibile sui passi dolomitici è stato «in passato terreno di scontro oggi è, invece, - ha aggiunto - terreno di incontro e confronto costruttivo. Noi non siamo qui per imporre una soluzione ma per avviare un processo partecipativo che le consideri tutte e le attui secondo principi di gradualità, sperimentazione e controllo. Il nostro obiettivo dev’essere quello di aumentare le persone che salgono ai passi e diminuire, invece, il numero di macchine e quindi di inquinamento. Si tratta di passare da un’idea di semplice regolazione del traffico ad una nuova idea di gestione dei flussi di traffico e della mobilità nella logica della sostenibilità anche come innovazione del prodotto turistico. Per questa ragione le azioni proposte non riguardano solo i passi ma anche i fondovalle».

La proposta emersa forte e chiara, condivisa da sindaci e operatori economico-turistici, riferisce l’amministrazione provinciale in una nota, è quella di un gruppo di lavoro aperto per dare concretezza al progetto e alle sue fasi realizzative.
All’incontro hanno partecipato gli assessori altoatesini Florian Mussner e Richard Teiner, attuale presidente della Fondazione Dolomiti Unesco.

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