Dolomiti / Sicurezza

I bolidi che sfrecciano sui passi dolomitici: ritirate altre dieci patenti nei controlli dei carabinieri

Nel Bellunese, vicino al confine trentino, dopo l'allarme lanciato dai sindaci, si intensifica l'attività rivolta alle comitive di lussuose auto sportive che si sfidano senza regole sui tornanti: ecco il bilancio dei posti di blocco al Pordoi, sul Giau e al Falzarego

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BELLUNO. I passi dolomitici scambiati per velodromi. Si tratta di un fenomeno pericoloso per tutti e dannoso per l'ambiente, ma l'estate 2023 ne ha testimoniato una crescita preoccupante. Spesso si tratta di comitive che noleggiano auto di grossa cilindrata, specialmente dei veri e propri bolidi sportivi.

Nel Bellunese da qualche tempo le forze dell'ordine hanno alzato il livello di attenzione nei riguardi di questi comportamenti, vetture che sfrecciano ben oltre i limiti di velocità. E se in qualche caso, come al passo Giau (fra Cortina d'Ampezzo e la vallata agordina), come deterrente sono in funzione gli autovelox, in altri a entrare sempre più spesso in azione sono polizia stradale e carabinieir, solelcitati anche dal'appello di diversi sindaci.

Un paio di settimane fa i carabinieri avevano ritirato la patente a sei di questi aspiranti piloti di F1 fuori luogo. Lo scorso week-end le patenti ritirate sono state una decina, nell'ambito di posti di blocco che i militari hanno tenuto sui passi Falzarego, Giau e Pordoi. Quest'ultimo, sul territorio comunale di Livinallongo del Col di Lana, collega il Bellunese con il Trentino, Arabba con Canazei, ed è teatro di scorribande automobilistiche che recentemente hanno indotto il sindaco di Livinallongo, Leandro Grones, a lanciare reiterati allarmi. Il primo cittadino nel luglio scorso aveva anche diffuso anche un video in cui si vedono super car sfrecciare sui passi in quelel che apparentemente sembrano delle gare. Dal vicino Alto Adige, collegato con Arabba dal passo Campolongo, e con il Falzarego dal Valparola, avevano reagito sia il sindaco di Selva Gardena, Roland Demetz, sia l’assessore provinciale Daniel Alfreider, annunciando interventi per frenare questa deriva pericolosa anche per gli altri automobilisti e per chi sui passi va in bicicletta.

Si tratta di Ferrari, Maserati, Lamborghini, Porsche, Bmw e altri bolidi che, a quanto pare, non di rado sono presi a noleggio dalle comitive di turisti.

E oltre all'aspetto propriamente legato al Codice della strada, c'è quello importante dell'inquinamento acustico, già rilevante in riferimento alle numerose moto che sgasano sui passi patrimonio dell'umanità Unesco. Lo stesso sindaco di Livinallongo aveva sottolineato due mesi fa: «Il lungo, interminabile saliscendi di auto di grossa cilindrata che schizzano via, ma soprattutto che fanno un rumore infernale, inizia a volte dal venerdì pomeriggio e prosegue fino a domenica inoltrata».

E dunque, se i Comuni di montagna del Bellunese, con bilanci al lumicino e scarsa disponibilità di personale, faticano a intervenire direttamente, ecco che i carabinieri intensificano i controlli. Come nel caso dei giorni scorsi, quando la lunga carovana di supercar ha registrato non solo la decina di patenti ritirate ma anche 37 sanzioni per varie contravvenzioni: oltre all'eccesso di velocità, la guida contromano e il sorpasso vietato.

La situazione potrebbe migliorare con la fine dell'estate, ma il fenomeno richiede certamente azioni istituzionali concordate. La speranza è che siano più celeri della storia infinita cui si assiste sul fronte della riduzione/limitazione del traffico a motore sui passi dolomitici, una pagina che viene rinviata di anno in anno. E nel frasttempo rombano i motori tra i Monti Pallidi.

[foto credits: carabinieri]

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