BELLUNO. Una grossa nuvola di fumo grava da ieri sera sulla zona di Longarone e nella valle del Piave, a causa di incendi boschivi, favoriti dalla forte siccità, sviluppatisi sulle montagne che sovrastano gli abitati di Fortogna e Soffranco, a ridosso della statale 51 di Alemagna.

La valle di Zoldo, uno dei gioielli dolomitici, dovrà fare i conti ancora per circa una settimana con la chiusura della strada principale che sale da Longarone, la provinciale 251 che passa sotto le aree incendiate. La vallata al momento è raggiungibile soltanto attraverso i passi dal Cadore via Cibiana e dall'Agordino attraverso i valichi Duran e Staulanza.

Oggi gli incendi sopra gli abitati di Soffranco e Fortogna risultano sotto controllo, non si espandono più ma restano attivi.

Nell'area in cui sono divampate le fiamme era in programma nei giorni scorsi una esercitazione militare.

Gli inquirenti che indagano sulle cause scartenanti del rogo dovranno dunque valutare anche l'ipotesi di un incidente durante l'impiago di armi da fuoco, una possibilità di cui oggi si parla sui mass media bellunesi.

In queste ore prosegue l'opera dei velivoli antincendio., mentre prosegue l'allerta per le polveri nell'aria.

L'Ulss 1 Dolomiti e Arpav raccomandano di evitare attività all'aperto, specie per i bambini, data la pessima qualità dell'aria.

L'Arpav ha rilevato significativi aumenti delle concentrazioni in atmosfera delle polveri Pm10.

Per coloro che devono eseguire attività all'aperto si raccomanda l'utilizzo della mascherina Ffp2 per l'intero week-end.

Sono molte le squadre dei vigili del fuoco e dei volontari della Protezione Civile impegnate nello spegnimento e nel controllo dei roghi. a cui oggi si sono aggiunti due Canadair ed un elicottero.