Belluno / Il caso

Dopo 10 giorni sospese le ricerche di Federico Lugato, scomparso dopo un giro in montagna

Il giovane era partito per un'escursione sulle Dolomiti della val di Zoldo: una camminata di 4 ore dalla quale non ha più fatto ritorno. Nella stessa zona, oggi è stato tratto in salvo da una grotta allagata un torrentista inizialmente dato per morto

LA VICENDA Era uscito per un giro ad anello nel gruppo montuoso Tamer-San Sebastiano

BELLUNO. Sono sospese da oggi le ricerche con volontari civili di Federico Lugato, l'escursionista veneziano residente a Milano di cui non si hanno più notizie da 10 giorni, e di cui si sono perse le tracce in Val di Zoldo, nelle Dolomiti Bellunesi.

Lo comunica via social la compagna di Lugato, Elena Panciera, che aveva raccolto le adesioni di molti amici e volontari, anche dal Trentino Alto Adige, che in questi giorni hanno affiancato i vigili del fuoco e il Soccorso alpino.

Questa sera il prefetto di Belluno, Mariano Savastano, le autorità locali di Val di Zoldo (Belluno) e le forze di polizia hanno stabilito ufficialmente di sospendere le ricerche.

Federico è scomparso lo scorso 26 agosto dopo essere partito da solo per una passeggiata in montagna.

La sospensione dell'attività - si legge nella nota prefettizia - è stata decisa anche in seguito alla constatazione che, "nonostante l'impegno profuso da tutte le componenti del sistema di soccorso e dai numerosi volontari intervenuti nelle ricerche, anche con l'utilizzo delle più moderne tecnologie a disposizione non si sono evidenziati elementi utili al rintraccio del signor Lugato".

Le ricerche, in ogni caso, riprenderanno immediatamente ove "dovessero emergere segnali della presenza" dell'escursionista.

Sempre ieri, in val di Zoldo, è stato invece tratto miracolosamente in salvo  di G. S., 43 anni, residente in zona, scomparso ieri in una cascata lungo il torrente Maè.

L'uomo, che i soccorritori avevano dato per morto, si è salvato restando per un giorno all'intero di una grotta, parzialmente allagata, in cui l'aveva spinto l'enorme pressione della colonna d'acqua.

Il 43enne è stato recuperato nel primo pomeriggio dal Soccorso Alpino e dai vigili del fuoco, e portato in ospedale.

Le sue condizioni sarebbero gravi.

Stamane le strutture di soccorso avevano dato ufficialmente l'uomo per deceduto, non avendo trovato il corpo agganciato all'imbrago e alle corde recuperate in una pozza inavvicinabile per la forza della corrente.

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