Il nuovo centro sportivo resterà alla Mala di Nago

Verrà completamente demolito e ricostruito, sullo stesso posto di ora, il campo da calcio di Mala di Nago Torbole: terreno di gioco, tribune e palazzina con spazi tecnici, sede della società, bar, servizi igienici e tutto quanto occorre per creare un polo calcistico adeguato ai tempi.

Il consiglio cittadino, con i soli voti della maggioranza, ha dato il via libera, lunedì sera, al progetto preliminare per lavori di «ristrutturazione e ampliamento del centro sportivo comunale».

Le opere costeranno 1 milione e 350 mila euro e, nelle intenzioni del sindaco Gianni Morandi, il cantiere dovrebbe essere avviato a inizio 2019 per essere poi chiuso con il centro pronto nell’autunno 2019.

La decisione di creare la nuova struttura sulle spoglie di quella vecchia, ossia in località Mala, è stato fortemente contestato dalle opposizioni che hanno sottolineato come il piano regolatore preveda la sua realizzazione accanto al centro scolastico di Tezze a Nago.

Il campo sportivo attuale, che risale al 1975, verrà completamente demolito e rifatto sullo stesso sedime ampliato. Il sindaco ha spiegato in aula i molteplici problemi che attanagliano il rettangolo verde odierno, da quelli legati al drenaggio, alle dimensioni non regolamentari, alle recinzioni, all’illuminazione e all’irrigazione...

L’attuale palazzina inoltre è piccola, mancano depositi, carenze di spazi. Il nuovo campo sarà invece un impianto professionale omologato per la serie D. Il manto sarà probabilmente in sintetico per consentirne un uso più frequente anche per gli allenamenti.

La palazzina nuova avrà una tribuna molto lunga e coperta, con un porticato chiuso anche con una vetrata. «Una linea moderna e originale, un intervento di qualità». Sotto le tribune, su due piani, spogliatoi, infermeria, depositi e al piano sopra la sede e il relativo bar.

La giunta Morandi ha spiegato di avere valutato le varie opzioni ma di avere deciso di creare il nuovo centro sportivo professionale non vicino alle scuole, sia perché si trattarebbe di comparti troppo diversi tra loro, sia perché la realizzazione del centro sportivo a Tezze avrebbe fatto schizzare costi e tempi: «Ci servirebbe un milione in più - ha chiarito il sindaco - solo per espropriare quasi un ettaro di vigneto e poi ci si impiegherebbe 4 o 5 anni».

Inoltre Morandi ha spiegato la sua idea di «rinascita di Mala»: con l’allargamento dell’accesso dal versante di Loppio si creerà una zona «più fruibile con i declassamento della strada di accesso dal versante di Nago da dedicare a ciclabile che scorrerà poi fino a passo san Giovanni accanto anche al previsto campeggio. Creeremo una zona con tutta la sua dignità».

Servirà comunque una deroga urbanistica: sul campo è inserita una destinazione artigianale «che non serve, visto che a Mala ci sono 44 mila metri quadri artigianali inutilizzati».

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