"Mariani, un'occasione persa per la valle di Ledro"

 «Spiace che per presunzione e per sottovalutazione di quel che è Mariani si sia persa un’opportunità di sviluppo per l’intera valle». L’hanno detto chiaro, i lavoratori Mariani. E l’ha detto chiaro il patron dell’industria metalmeccanica Marco Bonometti: «Per via di una cattiva amministrazione locale stavamo tornando a Brescia». Lunedì mattina, a Rovereto, è stato inaugurato il nuovo stabilimento Mariani. È stata soprattutto una festa: là lavoreranno 200 dipendenti, con prospettive di sviluppo future: l’azienda ha annunciato di pensare già ad un ampliamento. Ma nessuno ieri ha fatto finta di niente: la Mariani è a Rovereto, perché si è spostata da Tiarno. Lì lavorano ancora 78 dipendenti, ma non durerà: il trasloco sarà completato entro fine anno. E in una lettera letta davanti al pubblico, poco prima del taglio del nastro, i dipendenti hanno ricordato quella fase, difficile e sofferta: «Abbiamo avuto paura di perdere quel lavoro che aveva permesso a 160 famiglie della val di Ledro e delle Giudicarie di vivere dignitosamente. Avevamo paura perché l’alternativa era andare a Rizzato - ha letto una lavoratrice - Quando abbiamo capito che con la realtà amministrativa il confronto era difficile, sia per l’azienda che per noi, abbiamo avuto una grande rabbia. Ora qui nasce una nuova realtà, che non è identica a quella che abbiamo lasciato, ogni giorno arriva gente nuova. Ringraziamo Mariani. Ma dispiace che per presunzione e sottovalutazione, la valle abbia perso un’opportunità di sviluppo».

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