Ledro e Boemia, festeggiati i cento anni al castello di Praga

di Paola Malcotti

Era la fine di giugno del 2008 e tra le sei ex municipalità ledrensi e gli otto Comuni della Boemia che nel corso della Prima guerra mondiale ospitarono numerose famiglie di profughi provenienti dalla valle veniva siglato un Patto di gemellaggio, un documento ufficiale che suggellava in modo univoco il bel rapporto di amicizia e solidarietà coltivato nel tempo tra le due terre e le rispettive genti. Da allora sono trascorsi 10 anni, caratterizzati da un’intensa attività di visite ufficiali reciproche e scambi culturali, ed ecco perché, in occasione dell’anniversario della firma sul documento di fratellanza tra Ledro e i paesi di Bušthrad, Chynava, Doksy, Milìn, Nový Knìn, Pibram, Ptice e Vše, nel lungo ponte del 1° maggio circa 150 ledrensi - tra rappresentanti delle istituzioni, del mondo dell’associazionismo culturale, sportivo, del volontariato, della scuola, accompagnati dall’arcivescovo emerito monsignor Luigi Bressan e dal consigliere provinciale Lorenzo Baratter - si sono ritrovati nella capitale della Repubblica Ceca per prender parte a diverse iniziative organizzate per festeggiare l’evento, oltre che per commemorare i 100 anni della fine della Prima guerra mondiale e del rientro dei profughi dal lungo esilio in terra straniera. 

Quattro giorni densi di appuntamenti, che hanno spaziato dai momenti più significativi, come lo scambio di doni e riconoscimenti tra istituzioni durante le cerimonie ufficiali, a quelli più toccanti, con la celebrazione delle messe solenni nella cattedrale di S.Vito di Praga da parte di monsignor Bressan e di P. Stanislav Pribyl, segretario generale della conferenza episcopale della Repubblica Ceca, alla presenza del sindaco ledrense Renato Girardi e dei colleghi boemi, e nel santuario di Svata Hora, dove nel 2009 venne inaugurato il monumento che ricorda gli oltre 400 convalligiani che ancora oggi riposano nei cimiteri della Boemia e della Moravia, alla presenza del Coro dei bambini della scuola elementare di Pribram e del Coro Cima d’Oro, con l’esecuzione di brani commoventi e la deposizione di fiori. Eventi che sono culminati con il concerto nella splendida cornice della «Sala Spagnola» del Castello di Praga, eseguito dall’orchestra della Guardia del Castello e della Polizia della Repubblica Ceca, dal Coro Cima d’Oro e dal soprano Kelley Hollis in onore del presidente fondatore Tomas Garrique Masaryk e dei 100 anni della storia comune che lega questa terra al Trentino. Alla presenza di oltre un migliaio di fortunati partecipanti, della governatrice della Boemia centrale Jaroslava Jermanová Pokorná, dell’ambasciatore italiano Aldo Amati e di quello americano a Praga, dei sindaci, di deputati, senatori, ufficiali di Polizia, sono stati eseguiti poi gli inni nazionali, cui ha fatto seguito il conferimento della medaglia di Stato al presidente dell’associazione culturale «Amici della Boemia e della Moravia» Giuliano Pellegrini. 

Infine il congedo da Pribram e l’arrivo a Novy Knin, per l’antica tradizione del «rogo delle streghe» e l’arrivederci a settembre, quando la valle di Ledro accoglierà gli amici boemi, per tramandare così nel tempo quel legame di fratellanza che 100 anni fa rappresentò un ponte tra i popoli in uno dei periodi più bui della nostra Storia.

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