Nago, scavo lungo un metro per sette chilometri di coda

Uno scavo di un metro, forse due

di Davide Pivetti

Uno scavo di un metro, forse due, con un’area cantiere che sconfina sulla strada per poche decine di centimetri.

Quanto basta - quando non c’è comunicazioni tra enti e non si fa caso al calendario - a provocare sette chilometri di coda sulla già martoriata Ss240, la tristemente nota Loppio-Busa.

È successo ieri mattina, cioè in pieno ponte del 25 aprile, con un Garda trentino che già da domenica è preso d’assalto da migliaia di turisti per la maggior parte arrivati proprio da Loppio e quindi dall’autostrada.

In un 23 aprile che sta tra una domenica e una festa nazionale, il Servizio gestione strade della Provincia ha autorizzato - con apposita ordinanza firmata dal dirigente - l’istituzione di un senso unico alternato all’altezza del bivio che alle porte di Nago conduce alla nuova area scolastica.

I lavori sono di «Trentino Network», che aveva chiesto e ottenuto regolare autorizzazione, l’impresa intervenuta non può certo farci molto se il via libera arriva in pieno periodo turistico, ma la nota con la quale gli uffici provinciali ordinavano il senso unico alternato è stata mandata per conoscenza praticamente a tutti i soggetti possibili: comune di Nago-Torbole, Comunità di valle, tutte le forze dell’ordine e anche l’ospedale.

Infelice quindi la scelta del Servizio gestione strade, evidentemente poco attento alle esigenze viabilistiche di una località da 3 milioni e mezzo di presenze turistiche capace di calamitare fino a 30 mila auto in un giorno vacanziero.

Ma decisamente distratti anche tutti gli uffici altogardesani che avrebbero potuto segnalare a Trento la scelta infelice di fare i lavori ieri.

A disperarsi per il caos generato ieri sul posto è arrivato l’assessore naghese Fabio Malagoli, che si è attaccato al telefono chiedendo almeno che lo scavo fosse richiuso al più presto. Cosa avvenuta dopo qualche ora. Ed è bastato a riportare il traffico alla normalità.

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