Fortino di Nago, asta a buon fine. Arriva il «Forte Charme»

di Elena Piva

Si è tenuta l’asta pubblica relativa alla gestione del «Fortino» di Nago. L’ex titolare Walter Pilo, che aveva cominciato la sua esperienza a capo del Fortino nel giugno 2013, ha consegnato anticipatamente le chiavi del pubblico esercizio nei mesi scorsi: «Sono giunto a questa scelta per ragioni complesse - ha dichiarato Pilo a l’Adige - motivazioni legate al riscaldamento e alle conseguenze di pesanti infiltrazioni d’acqua». Ragion per cui l’ex gestore ha scelto di avviare una causa civile per chiedere i danni all’amministrazione comunale. Al momento però quest’ultima, nella persona del primo cittadino, si dice soddisfatta della gara andata a buon fine.
Con un ribasso del 3,13 %, la «Gol s.r.l.», con sede a Riva, si è aggiudicata il Fortino naghese, portando l’asticella dell’importo di partenza, 39.872 euro, a quota 41.120 euro.
«Non resta che verificare le questioni burocratiche - ha aggiunto Gianni Morandi, sindaco di Nago-Torbole - per trasformare questa aggiudicazione da provvisoria a definitiva».
La ditta in questione appartiene ai proprietari di «Garda Hotel Forte Charme», struttura alberghiera a pochi passi dal Fortino e dal Forte Alto, che domina dall’alto l’eccezionale vista sulle rive del Garda e su Torbole.
«Siamo molto contenti di aver raggiunto il nostro obiettivo vincendo l’asta pubblica - ha commentato Luca Toldo, albergatore dello “Charme” e stretto collaboratore dell’amministratore unico Lorenzo Risatti - naturalmente abbiamo alcune idee, ma è ancora troppo presto per giungere e dare conferme definitive. Certo è che faremo del nostro meglio per riportare il lustro che da sempre ha contraddistinto il Fortino, rendendolo uno dei simboli più noti della nostra zona».
Quanto alla possibile trasformazione del Fortino di Nago in una sorta di depandance per il vicino «Garda Hotel Forte Charme», i responsabili preferiscono non proferire parola al momento. È indubbio il valore della posizione del «Fortino», come una finestra dalla quale affacciarsi per godere del paesaggio altogardesano. Un luogo nel quale è possibile gustare appieno il legame tra le tradizioni antiche e quelle nuove.

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