Meno Imis per rilanciare l'area artigianale della Mala

di Elena Piva

Procedendo su una linea politica atta a garantire un sostegno alle aziende artigianali in difficoltà, l’amministrazione comunale di Nago-Torbole ha deciso di approvare un intervento di modifica relativo alle aliquote dell’Imis - Imposta immobiliare semplice - che consente di ridurre l’aliquota dal 0,79 al 0,55 per cento per alcune categorie catastali.

Questa agevolazione tariffaria, concordata l’ottobre scorso con la Provincia grazie al Protocollo d’Intesa, coinvolge i fabbricati che hanno una rendita catastale inferiore a 75.000 oppure 50.000 euro. Rientrano in queste cifre i fabbricati appartenenti alla categoria D1 comprendente gli apifici, i fabbricati dedicati ad attività industriali e commerciali  della categoria D7 e i campeggi, categoria D8. Questa agevolazione non include né la centrale idroelettrica di Torbole, che ha una rendita superiore, né l’ex scuola materna, esente dal pagamento poiché considerata attività a scopo sociale e non commerciale (di proprietà della parrocchia).

«Questo provvedimento - spiega Eraldo Tornelli, consigliere di minoranza del gruppo “Partecipiamo per Nago-Torbole” - permette di abbassare i costi di lavoro, non possiamo che esserne favorevoli».

La riduzione dell’imposta immobiliare, che dovrebbe portare un mancato introito alle casse municipali, in realtà è destinata a non alterare le entrate del Comune. L’incidenza, pari a 36.900 euro rispetto al milione e mezzo previsto, sarà compensata dalla cifra di rimborso della Provincia in virtù dell’accordo stesso, lasciando così invariato il bilancio comunale.

«È doveroso dare un segnale di fiducia alle piccole-medie imprese - ha commentato il sindaco Gianni Morandi - attività ricettive come campeggi e capannoni presenti nella zona artigianale industriale di Mala possono ora usufruire di questo sconto».

La zona di Mala, in cui sono insediate molte aziende che necessitano di aiuti per affrontare le difficoltà, ha avuto una notevole espansione dal 2005, grazie a numerosi lotti urbanizzati dalla Provincia che stanno cercando di resistere alle interprerie economiche.

«La nostra intenzione - ha aggiunto Morandi - è quella di valorizzarla, completandola delle infrastrutture che mancano e incrementarla utilizzandone la posizione strategica. Si tratta di un’area artigianale che necessita sicuramente di una viabilità adeguata».

Per tali motivi infatti, la nuova rotatoria prevista che sorgerà nei pressi del passo San Giovanni per consentire l’accesso al tunnel Loppio-Busa, avrà come terza uscita una bretellina che si allaccerà alla zona della Mala e permetterà di allargare la strada fino a sei metri (ad oggi è larga 3 metri). L’auspicio del primo cittadino è quello di fare un ulteriore passo in avanti verso chi si è insediato da anni in quest’area artigianale industriale, dando così risalto non solo alle attività turistiche ma anche alle imprese manifatturiere.

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