Federcanoa vuole Ledro

di Paola Malcotti

«Che meraviglia!». È stato questo il primo istintivo commento di Luciano Buonfiglio, presidente della Federazione Italiana canona-kayak, una volta messo piede sulle sponde del lago di Ledro in una visita finalizzata a capire se il bacino e l’intera vallata possano rappresentare una risorsa per il movimento nazionale favorita anche alla puntualità organizzativa e all’eccellente accoglienza che contraddistingue il canoa-kayak Ledro con il presidente Bruno Zucchelli e Antonio Rizzi.

Proprio per tratteggiare possibili sviluppi futuri, il presidente Buonfiglio si è intrattenuto con i vertici della società ledrense, con la presidente del Consorzio Turistico Valle di Ledro Maria Demadonna e con il vicesindaco e assessore allo sport del Comune di Ledro Claudio Oliari, in una sorta di brain-storming che ha aperto strade interessanti. «Questo è un posto spettacolare, davvero. Non lo conoscevo ma appena l’ho visto sono rimasto a bocca aperta. Mi sento di dire che nel prossimo futuro se tutto andrà nel verso giusto il lago di Ledro potrebbe davvero diventare un punto di riferimento federale per alcuni settori, come ad esempio la maratona o, perchè no, l’attività giovanile. Penso all’organizzazione di raduni della nazionale o di campus giovanili nei primi mesi estivi, rivolti ai giovani atleti per poter affiancare alla preparazione prettamente sportiva, un cammino di educazione verso la natura e l’ambiente. E la Valle di Ledro da questo punto di vista è in prima fila».

Considerazioni che hanno trovato terreno fertile nella disponibilità delle realtà ledrensi che sul fronte dell’organizzazione sportiva hanno avanzato anche l’intento di poter allargare il tiro nel prossimo futuro, valutando la possibilità di candidarsi per ospitare i Campionati Italiani Marathon con la prospettiva di portare sul lago di Ledro, negli anni a venire, anche un Campionato Europeo. «Naturalmente non posso assicurare nulla, anche perchè ad ottobre scadrà il mio mandato e nessuno può avere certezza del futuro - ha chiarito Bonfiglio - ma sicuramente la Valle di Ledro ha il potenziale sufficiente per entrare nel giro che conta, almeno per quanto riguarda il settore maratona e l’attività giovanile».

La Valle di Ledro, tramite la presidentessa del Consorzio Turistico Maria Demadonna, ha aperto le porte a questi scenari. «Da parte nostra la disponibilità è massima: per vocazione la nostra vallata è rivolta verso l’attività sportiva ed il rispetto dell’ambiente, come conferma la certificazione Unesco per il progetto Riserva della Biosfera. Il nostro supporto al Canoa-Kayak Ledro non mancherà e se la Federcanoa vorrà considerare la nostra realtà, saremo pronti ad offrire quanto di meglio possibile».

Insomma, la Val di Ledro si conferma sempre più autentica palestra a cielo aperto, scenario ideale per l’attività agonistica, ma anche per le fasi di preparazione, come dimostrano i tanti raduni estivi programmati nella vallata: nei prossimi giorni, dal 23 al 30 giugno, la nazionale di corsa in montagna curerà proprio in Valle di Ledro i dettagli per l’avvicinamento ai Campionati Europei di Arco del 2 luglio; nel corso dell’estate poi Ledro è stata scelta dal Viadana Rugby e dai campioni della nazionale di sci di fondo guidati dal vincitore della Coppa del Mondo Federico Pellegrino.

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