«Cento», difficile rilancio e tensione col Comune

di Chiara Turrini

Problemi all’interno e all’esterno per «Cento», il consorzio degli esercenti di Nago Torbole.

In un recente incontro del direttivo, in cui si sono perfino paventate le dimissioni del presidente Francesco Mazzoldi, sono emerse questioni legate al calendario eventi per l’estate e per l’inverno, allo scarso coinvolgimento degli operatori del settore, e alle difficoltà di comunicazione con l’amministrazione comunale, che dal canto suo si dice aperta da sempre a un confronto.

In gennaio si era tenuta una riunione aperta a consorziati e amministrazione: era emersa la necessità di un tavolo di lavoro per concordare le iniziative per la stagione in arrivo. «Non se n’è fatto nulla» ha specificato Mazzoldi dopo oltre tre mesi dall’incontro. Il presidente ha aggiunto che ad oggi non si conosce ancora il calendario degli eventi, né estivi né invernali. In Comune si era accennato alla possibilità di sostituire i fuochi d’artificio dell’estate torbolana con giochi d’acqua: «Non sappiamo ancora niente» dice Mazzoldi, che conferma la volontà di non ricandidare per la presidenza di «Cento» nel 2017. L’obiettivo che il gruppo si era prefissato all’inizio dell’anno era la destagionalizzazione degli eventi a Torbole. Ma un altro problema non ancora risolto è quello del budget a disposizione. I contributi della Provincia Autonoma sembrano essere bloccati per tutto il 2016, non ci sono certezze. Anche per questo motivo per «Cento» è più che fondamentale trovare la piena sintonia con l’amministrazione. E invece sembra che le cose stiano diversamente.

Il «Non siamo stati coinvolti» di «Cento» trova risposta nella reazione del vicesindaco Luigi Masato: «Proprio la scorsa settimana abbiamo indetto un incontro con le associazioni in vista dell’evento “Degustanagotorbole”. Ebbene, nessuno del consorzio si è presentato».  
La situazione all’interno di «Cento» non è stabile: non era certo che Mazzoldi terminasse il mandato, non si trova per ora un sostituto, i consorziati non sono tanti rispetto al potenziale bacino di tessere. In futuro, garantiscono da «Cento», si dovrà fare uno sforzo per ampliare la base sociale, coinvolgendo maggiormente gli esercenti.

Sull’assenza di una rappresentanza di «Cento» all’appuntamento con associazioni e Comune, il consorzio si giustifica: «Siamo stati assenti all’incontro di Nago non per presa di posizione contro l’amministrazione ma per impegni personali - fanno sapere - siamo pur sempre lavoratori e una volta iniziata la stagione siamo fagocitati dal nostro lavoro ed è il problema di sempre dei consorzi. Mi auguro non sia tramontata l’idea del tavolo di lavoro e sono il primo a riconoscerne la complessità. “Cento” è uno dei tanti attori sul territorio ed è quindi indispensabile l’unità di intenti».

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