Mariani, si dialoga

Nonostante le complessità tecniche e organizzative legate ad un’eventuale sperimentazione dei contratti di solidarietà espansivi per i lavoratori ledrensi di «Mariani spa», da parte della proprietà pare esserci volontà di collaborare.
Dopo gli incontri fissati e poi annullati del 18 febbraio e del 2 marzo, ieri mattina i rappresentanti sindacali di Fim-Cisl sono finalmente riusciti a sedersi attorno ad un tavolo con la direzione aziendale, per discutere sull’urgente necessità di risolvere nel più breve tempo possibile la situazione di estrema precarietà e tensione venutasi a creare con il progetto di trasferimento alla ex «Gallox» di Rovereto.

«L’azienda non ha posto veti alla possibile sperimentazione dei contratti di solidarietà espansivi previsti e finanziati dalle leggi provinciali - scrive in una nota Paolo Cagol - ci sono numerose difficoltà da risolvere, su cui abbiamo cominciato a discutere e che saranno oggetto di approfondimenti in vista del prossimo incontro di inizio aprile, ma l’atteggiamento ci è sembrato di apertura. Resta comunque importante arrivare nel più breve tempo possibile a definire il quadro completo delle condizioni a cui i lavoratori saranno sottoposti nel trasferimento, anche in ragione delle continue uscite che stanno avvenendo nelle ultime settimane. La discussione è rimasta aperta anche sul fronte dell’ipotesi di un appoggio da parte del servizio di trasporto pubblico, su cui sarà tuttavia necessario il diretto coinvolgimento della Provincia e di Trentino Trasporti. Non possiamo certo negare o ignorare che il mondo attorno a “Mariani” sia drasticamente cambiato - conclude Cagol - ma neppure permetteremo di negare o ignorare che oltre ai vincoli economici e finanziari esistono gli impegni e le responsabilità sociali nei confronti delle comunità in cui le imprese operano e di cui le imprese hanno bisogno per vivere».

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