Asilo nido di Dro, la protesta delle mamme

di Daniele Ferrari

Striscioni di protesta, un corteo con tante mamme e la consegna formale al comune di 320 firme raccolte in pochi giorni in tutta la comunità droata. Questa mattina è scesa in piazza a Dro la protesta contro l’inadeguatezza e gli spazi ridotti della scuola dell’infanzia che, dopo la ristrutturazione del 2010, è passata in pochi anni da 151 agli attuali 171 frequentanti in 7 sezioni, mentre 8 richieste non sono state accolte ed indirizzate alla scuola parificata di Pietramurata.

Nei giorni scorsi la continua emergenza di spazi e aule alla materna di Dro (dove si bambini mangiano sui corridoi, la nanna avviene nei letti a castello e le attività di intersezione nell’antibagno, mentre il giardino è creato part-time nel parco di S. Antonio) era stata evidenziata da un’interrogazione dei consiglieri del Movimento Cinque Stelle, mentre ieri sono state le mamme a farsi interpreti di una colorata e vivace protesta consegnando in comune oltre 320 firme di protesta.

«La scuola materna di Dro con 171 bambini presenta una situazione ormai invivibile, dove si fa il meglio possibile, grazie a disponibilità e capacità delle 21 insegnati, ma dove si resta lontani anni luce dai parametri standard di confort - ha spiegato la promotrice Katia Stoppini - gli spazi sono inadeguati e nelle giornate calde nelle piccole aule si sfiorano i 32 gradi. Nove bambini sono stai esclusi e ancora una volta si palesa una situazione d’emergenza senza soluzioni». Il corteo partito da piazza Garibaldi ha quindi sostato nell’atrio interno del Municipio di Dro, prima che mamme e bambini venissero accolte in sala giunta dalla vicesindaco Michela Calzà e dall’assessore all’istruzione Claudio Mimiola (assente il sindaco Vittorio Fravezzi).

«Chiediamo che venga riconosciuta la grave situazione di disagio per bimbi e famiglie e valutata la fattibilità dell’ampliamento della struttura (esisteva un progetto iniziale poi accantonato) - hanno chiesto i genitori -. Per l’immediato una struttura prefabbricata potrebbe garantire un ulteriore spazio per i bambini, permettendo a insegnati e personale di svolgere al meglio il proprio ruolo e riportando la serenità tra le famiglie».

Una soluzione di difficile attuazione per il comune di Dro. «I dati demografici dimostrano che progressivamente il numero dei bambini tra i 3 ed i 6 anni calerà e l’emergenza è destinata a rientrare - ha spiegato l’assessore Mimiola che durante l’incontro ha sentito al telefono i responsabili della provincia - il servizio di trasporto verso la materna di Pietramurata e garantito ed tutti gli standard a Dro sono rispettati. Si deve ragionare in una logica di sistema, sfruttando tutti gli spazi a le strutture del nostro comune». Parole che hanno soddisfatto solo in parte le famiglie che potrebbero tornare a riunirsi con amministratori e comitato di gestione della materna, ma per ora l’unica certezza è l’avvio martedì 1 settembre di un nuovo anno scolastico in spazi e dimensioni ridotte.

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