Alto Adige / L'indagine

Aggressioni e minacce a un biker trentino: nei guai otto membri degli Hell's Angels e dei Booster

Sei altoatesini e due tedeschi devono rispondere dei reati di violenza privata e minaccia aggravata. Sequestrate armi e munizioni possedute da due dei moticiclisti denunciati

BOLZANO. La questura di Bolzano, a conclusione delle attività investigative e di polizia giudiziaria, ha denunciato alla Procura della Repubblica di Bolzano per i reati di violenza privata e minaccia aggravata sei cittadini italiani residenti in Alto Adige (cinque a Laives e uno a Bressanone) e due cittadini tedeschi provenienti da Stoccarda -, tutti appartenenti ai gruppi motociclistici degli Hell's Angels e dei Booster.

I sei biker il 30 marzo avevano minacciato un 45enne trentino, appartenente ai "Born Bastards", gruppo di bikers attivo nella provincia di Verona, mentre si trovava in visita con il figlio di sei anni al complesso fieristico di Bolzano.

Al fine di proseguire nelle indagini e identificare l'ultimo biker coinvolto, un cittadino austriaco, sono state interessate le autorità di polizia di Vienna.

In considerazione della particolare gravità dell'episodio, il questore di Bolzano Paolo Sartori ha emesso i seguenti provvedimenti: un foglio di via obbligatorio con divieto di far ritorno nel Comune di Bolzano per i prossimi 4 anni nei confronti dell'unico denunciato pregiudicato; 7 fogli di via obbligatori con divieto di far ritorno nel Comune di Bolzano per i prossimi 2 anni nei confronti di tutti gli altri, incensurati.

Sono stati inoltre sequestrate tutte le armi e le munizioni in possesso di due dei bikers denunciati, complessivamente 9 armi da fuoco, fra le quali fucili a pompa, carabine, pistole semiautomatiche e revolver. Sono anche stati revocati i rispettivi porti d'arma.

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