Alto Adige / Politica

Appello alla Svp dell'Associazione biologi: no a una coalizione con partiti che negano la scienza

A Bolzano si susseguono le manifestazioni di contrarietà o di perplessità di fronte alle trattative per la formazione di una giunta provinciale con il partito del presidente Kompatscher e le due forze della destra italiana FdI e Lega

BOLZANO. "Come Südtiroler Volkspartei avete la responsabilità di formare una coalizione che protegga i nostri ambienti naturali, che agisca attivamente contro la crisi climatica e permetta a tutte le persone di vivere bene. Per questo sono necessari partiti che riconoscono la scienza e che sono orientati al futuro". Lo afferma il presidente dell'Associazione delle biologhe e dei biologi dell'Alto Adige, Norbert Dejori in un appello "per una coalizione ecologica e sociale" rivolto al presidente della Provincia, Arno Kompatscher, e alla Svp.

"La vostra intenzione di avviare le trattative per una coalizione con partiti negazionisti della scienza - si legge nell'appello - è nei nostri occhi un fatto molto preoccupante a riguardo della crisi climatica e della crisi della biodiversità".

Oltre che nella natura, sostiene l'associazione, la varietà da preservare "si ritrova anche tra le persone; perciò troviamo preoccupante la vostra intenzione di coalizzarsi con partiti che non riconoscono la varietà degli esseri umani e delle opinioni. Vi invitiamo perciò ad assumervi le vostre responsabilità ed a creare una maggioranza che permetta uno sviluppo ecologico, sociale e sostenibile per la nostra provincia", conclude Dejori.

Di fronte alle mobilitazioni contro l'alleanza con  la destra italiana, ieri sono intervenuti il segretario politico della Volkspartei, Philipp Achammer, e il presidente Kompatscher: in occasione della direzione del partito che ha esaminato lo stato delle trattative con il centro destra per la formazione della nuova giunta provinciale.

"Prendiamo sul serio - dicono - le preoccupazioni e le paure dei nostri cittadini. Se scendono in piazza e sono preoccupati per la priorità di alcuni valori essenziali in una possibile futura coalizione, troveranno nella Svp il più grande difensore di questi valori".

"I negoziati sono in dirittura d'arrivo", riferisce una nota chiarendo che "ogni membro della delegazione prende molto sul serio le preoccupazioni e i timori, ma molti di essi sono del tutto infondati".

"Tuttavia, dobbiamo misurarci - sottolineano Achammer e Kompatscher - con i contenuti che sosteniamo e che abbiamo sostenuto finora. Non rinunceremo certo a qualcosa che noi stessi abbiamo costruito nel corso di decenni. Il modo migliore per essere convincenti è quello di presentare un risultato convincente alla fine dei negoziati, soprattutto per quanto riguarda la tutela dei diritti delle minoranze, dei diritti civili e il ripristino e l'ampliamento dell'autonomia".

Si fa sentiere anche il presidente dell'associazione degli ex consiglieri provinciali della Volkspartei, Franz Pahl.

"La visione del mondo umanista e cristiana della Svp non sarà messa in pericolo da una coalizione con la Lega e Fratelli d'Italia in Alto Adige. La Svp mantiene la sua posizione socio-politica liberale e si oppone a qualsiasi tentativo di mettere in pericolo la libertà dell'individuo", dice. 

Pahl fa riferimento in particolare a un comunicato di "Plattform Heimat in der Svp" che, in relazione ai negoziati per la nuova giunta provinciale, aveva parlato di un "chiaro omaggio" al fascismo. "Il fascismo italiano è storicamente legato all'oppressione dei sudtirolesi, alla distruzione della democrazia e alle leggi razziali contro gli ebrei sulla scia del Terzo Reich - replica Pahl - Tuttavia, il governo Meloni non ha commesso atti ostili contro l'autonomia e non ha messo in discussione i diritti umani".

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